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Troviamo essere un tal cognome appartenuto a più rami staccati dal ceppo reale. Da veracissimi scrittori con i suoi felici progessi, e con l'occasioni debbite, e raccontata la regia famiglia d'A. di Sicilia, e più esattamente dal Reverendo Abbate Pirri nostro Regio Historiografo, ed eruditissimo Scrittore, il quale così ne scrive nella sua Cronologia. E per tutto vulgato c'hebbe ella il suo principio dal Re Pietro d'Aragona primo di Sicilia nel 1282 del Signore, percioche seguì a questo Re nel reggimento di Sicilia l'Infante Don Giaime suo figlio secondogenito, c'havendo poi sucesso per la morte del Re Alfonso suo fratello nel Regno d'A. ad istigatione del Pontifice Bonifatio ottavo di casa Caetano renuntiò la Sicilia a Re Carlo II di Napoli agominato il Zoppo, perilche i Siciliarni salutarono perloro Re l'Infante D.Federico terzogenito del predetto Re Piero, che con eterna lode quarant'anni gli governò; egli da Leonora sua moglie figlia del Re Carlo secondo, e Maria Reina d'Ungaria n'acquistò Pietro, che successe a lui nel Regno, Roggiero, Mamfredo che morì giovenetto in Trapani, Guglielmo che lo lasciò per testamento Duca d'Ethene, di Neupatria, Conte di Calatifimi, Duca di Noto, di Saccaforno fin al Promont. Pacchino, e'l Castello d'Avola, e dopo la morte della Reina Leonora sua madre conseguì anche il Principato di Taranto, e Monte Sant'Angelo dore di quella; ma egli morì senza lascia figliuolo veruno. Giovanni Conte di Mineo, d'Alcamo, Signor dell'Isole della Pantelleria, di Malta, delli Castelli di Iace, di Castiglione, Francavilla, e Troina, dopo la morte del predetto Guglielmo suo fratello successe anche nel Ducato d'Ethene, Neupatria, e Randazzo nel 1340 e per l'esilio di Matteo Palici, e di Scaloro degl'Uberti ottenne dal Re Pietro suo fratello Asaro, Gatta, Giuliana, Contessa, Calatamauri, e'l Contado di Caltanesetta per ragion di dote di Cesarea Lanza figlia di Pietro, e