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E' opinione assai accreditata che i membri della famiglia, diffusi nel Piemonte e nel Veneto, derivino da un conte di Savoia, che per la sua lunga corrispondenza fu detto il C. Verso il mille costoro vivevano a Savona, ed appartennero alle magistrature cittadine; ebbero inoltre famosi navigatori. La famiglia sono chiamati anche Cauda, imparentati coi del Carretto, possedettero una parte del feudo di Gravere, nel mandamento di Susa intorno il 1663. Questo ramo fu investito del titolo comitale il 17 febbraio 1722, e poi quello dei conti di Casalette. Nel Veneto abitavano fin dal 1299, nel quale anno il veneziano Giovanni subì alcune rappresaglie da parte dei milanesi. In questa faccenda intervenne la Repubblica, e così pure, per altre ragioni commerciali, che il suddetto C. aveva (1311) nella Sciampagna. In quel secolo ai 22 di settembre 1377 Marquardo di Randech, Patriarca di Aquileia, connesse a Leonardo C. un manso (podere) in S. Vidotto vicino a Rosam a diritto di feudo del marchesato; sempre nel Friuli, 17 aprile 1599, Don Adriano, pievano di Gemona, ottenne una investitura, descritta nel catastico di Udine; in seguito questa famiglia si trova registrata nei ruoli militari della Repubblica Veneta. Agli albori dei settecento, e in tutto quel secolo, i membri della famiglia si occuparono vari gradi nelle milizie della Signoria, e nel reggimento del colonnello Petrovich vi era nel 1774 la compagnia del capitano Alessandro Coda. Tra i vari componenti questa famiglia, dimoranti a Venezia, trovasi nel 1785 in Antonio Coda menzionato in una causa civile e negli atti del notaio Giovanni Porta. Qualche decina di anni dopo Giovanni Coda, marito della signora Anna Vincato di Vicenza, esercitava il commercio delle armi a S. Marco. Da questo ramo nacquero Pietro ed Alberto, valenti seguaci dello schermitore trevigiano Francesco Bellusso, il quale inaugurò nel 1835 una