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Lodovico, di Francesco, detto Ceccone, fu il primo della famiglia che da Buggiano passò a stabilirsi a Pescia, ove il 12 gennaio 1409 fu ammesso al godimento di tutti gli onori. I suoi matrimoni con Giovanna di Cerbone Cavalcanti e con Fiorina di Michele Bracciolini provano come la famiglia fosse considerata fino da quel tempo di rango elevatissimo. Da Francesco, di Lodovico, uno dei priori di Pescia nel'anno 1447, nacquero Lodovico, Lucantonio, Filippo e Gio. Battista. Lodovico, di Francesco, si trasferì in Pisa, dove nel 1471 esercitava la mercatura. Ne fu poi espulso, e nel 1499 lo troviamo in Pescia in qualità di contestabile dei soldati levati da quel luogo a richiesta dei commissari dell'esercito fiorentino che era all'assedio di Pisa. Il figlio di Lodovico, Antonio, sposò Maria, di Niccolò Vinta, dal quale gli nacque un altro Antonio, che nel 1539 viene indicato come "mercator et civis pisanus". Sposò Antonia, del fisico Torriani di Pietrasanta, e n'ebbe in figlio Lodovico, che si trasferì a Reggio Emilia e fu nominato governatore della Contea di S. Polo. Ultimo di questo ramo fu Francesco, del predetto Lodovico, gentiluomo del cardinale Carlo de' Medici, commissario di Volterra e di Montepulciano, priore di Pisa nel 1608 e nel 1621, cittadino fiorentino per provvisione del Consiglio dei Dugento del 31 agosto 1637. Fondò una Commenda nell'Ordine di S. Stefano con titolo di Priorato di Livorno, a favore di Vincenzo, di altro Vincenzo Poschi, dotandola di 20 mila scudi. Filippo, di Francesco, seguì la professione legale ed esercitò l'ufficio di scrittore apostolico. Sposò Lucrezia, di Piero Tornaquinci, dalla quale non risulta che avesse discendenza. Gio. Battista, di Francesco, abbracciò lo stato ecclesiastico, fu uno degli scrittori apostolici sotto i pontificati di Innocenzo VIII e di Alessandro VI, dal quale ultimo pontefice fu nominato protonotario partecipante e abbate