Sobrenome

Ravidà

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Alcuni studiosi ritengono, che la famiglia Ravidà, sia giunta a Venezia da Musestre, altri da Treviso, ed altri ancora da Trieste. Una vecchia cronaca dice che i membri della famiglia sono: savi discreti e molto compassionevoli. Domenico Ravidà, benché maritato e con figlioli, nell'anno 971 fu eletto vescovo di Olivolo (Castello). La famiglia, prima dell'assedio di Venezia (1848-49), era rappresentata dalle seguenti persone: da Andrea, ufficiale postale abitante a S. Pantaleone, e da Giovanni, capitano di un Circolo in Marovia e membro onorario della Società per la musica sacra, dell'Istituto pomologico di Boemia. Altro ramo. Famiglia originaria di Torino. Alcuni rappresentanti furono Conti di Serravalle. La presenza del motto nella bibliografia documentata della famiglia ci conferma l'avita nobiltà raggiunta della casata. Infatti l'origine del motto risale a circa il XIV secolo e deve essere ricercata in quei detti arguti che venivano scritti sui vessilli o bandiere dei cavalieri, esposti alle

Troncato: nel primo d'azzurro a tre stelle d'argento di sei raggi poste in fascia; nel secondo di rosso alla rapa al naturale.

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