Italiano  English  Español  Portugûes  Deutsch  Français
L'illustre e compianto storico della Real Academia de Espana, don Francisco Fernandez de Bèthencourt, definisce la famiglia: "Una de las màs ilustres y famosas de Espana y cuya historia es la misma de nuestra gloriosa Reconquista". Trae la sua più antica origine dal patriziato dei Goti di Spagna, come è attestato da tutti i più reputati storici e genealogisti. Alle quali autorità bisogna aggiungere la documentazione dei numerosissimi diplomi e concessioni nobiliari; le esecutorie di Nobiltà; le prove presso gli Ordini Militari di Malta, Santiago, Calatrava e Alacantara; le infeudazioni e gli atti feudali; i capitoli matrimoniali; gli atti successori e quelli di stato, esistenti negli archivi di Spagna, Napoli e di famiglia. E' noto infatti che in tempo di Roderick, ultimo re dei Visigoti la Spagna fu invasa dagli arabi e che gran numero di uomini e di vescovi si rifugiò nelle montagne di Asturia, eleggendo re don Pelayo, discendente degli antichi sovrani goti. Quivi i cognomi, specialmente quelli degli ottimati, si mantennero incorrotti, potendo vantare, per conseguenza, una antichità che è impossibile ritrovare presso le famiglie nobili di altri paesi. E' noto parimenti che la Riconquista ebbe inizio con la legendaria sconfitta che Pelayo inflisse ai mori nella battaglia della Cueva di Covadonga (718). Altre notizie, di questa famiglia, sono riportate nell'Albo d'Oro delle famiglie nobili V. Spreti. Motto della famiglia: Asì Machuca, che siginifica: "Così maciulla".