As variações de sobrenomes são frequentes e derivam principalmente de atos involuntários, como erros de tradução ou inflexões dialetais, ou de atos voluntários, como tentativas de escapar da perseguição ou aquisição de títulos e propriedades de outras famílias
Die alte florentinische Familie stammte aus der nahe gelegenen Stadt Montevarchi, die in Nicoletto und Giovanni der Lordschaft zwei Notare übergab. Der berühmte Historiker Benedetto, bekannt als Varchi oder Monte Varchi, aus dem Namen seiner Heimat, stammte aus diesem Haus. Die Familie hob die Arme. Silber, zum roten Löwen. Anderer Zweig. Florentiner Familie, die das Priorat in den Menschen von Lorenzo und Zanobi erhielt, von der qu. Marco, 1441, von Marco di Lorenzo, 1471 und von Benedetto, von der qu. Lorenzo, 1479. Die Familie hob die Arme. Gehackte Welle aus Gold und Grün. Anderer Zweig. Alte Familie, ursprünglich aus Orriaeo, in der Gegend von Pesaro. Cosimo berühmter Schriftsteller und Dichter, Autor der Consumazioeie des Jahrhunderts, war ein Leutnant von Pesaro; sein Sohn, Avvocato Antonio, war Bibliothekar der Oliveriana dieser Stadt und wurde diesem Patrizier zugeschrieben; und Salvatore, sein Sohn, war über 50 Jahre lang ständiger Sekretär des angesehenen Akademikers von ...
Blasone della famiglia Betti nobile in Firenze. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888. Famiglia originaria di Montevarchi, a cui appartenne lo storico Benedetto di Giovanni (1503-1565), detto Varchi, dal luogo di origine.
Blasone della famiglia Betti nobile in Firenze. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D'azzurro, al cane levriere rampante di rosso e d' oro, collarinato del primo.
Blasone della famiglia Betti o Betti Bernardi nobile in Firenze. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888. In diversi esemplari la troncatura non risulta evidente. I due cognomi patronimici derivano da Betto di Bernardo (il primo priore appartenente alla famiglia è il beccaio Lodovico di Bernardo di Betto di Bernardo, 1474).
D'azzurro, ad un fascio di spighe d'oro, legato e posto in palo, movente da una terrazza di verde; colla fascia cucita di rosso, abbassata sotto un capo d' azzurro, caricato da tre stelle
di sei raggi d' oro, quella di mezzo caudata.
Blasone della famiglia Betti nobile in Orciano nel Pesarese. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Partito d'argento e d'azzurro, al leone d'oro, attraversante sulla partizione; col capo dell'Impero.
Blasone della famiglia Betti nobile in Modena fregiata del titolo di Conti Palatini. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Blasone della famiglia Betti nobile in Pisa. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Di verde, all'agnus Dei accosciato d'argento, accompagnato in capo da una cometa dello stesso
Blasone della famiglia Betti nobile in Velletri. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Trinciato ondato d'oro e di verde (oppure di verde e d'oro), al lambello a tre (o cinque) pendenti di rosso.
Stemma della famiglia Betti nobile in Firenze, Santa Maria Novella, Lion bianco. Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc.648. n un esemplare trecentesco (sepolcro di Betto e Neri di Manno) della chiesa di San Pancrazio a Firenze non appare il lambello. In uno stemma del chiostro di Santo Spirito (sepolcro di Ugolino e Niccolò Betti, 1610), frutto di un restauro, per errore è stata eseguita una banda ondata anziché un trinciato ondato.
D'argento, al leone d'oro e alla banda diminuita attraversante d'azzurro.
Stemma della famiglia Betti nobile in Firenze, Santa Croce, Bue. Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc.651.
Partito: nel 1° d'argento, al leone di rosso; nel 2° d'azzurro, alla pantera rampante al naturale cinta di rosso, tenente nella branca anteriore destra una falce d'argento.
Stemma della famiglia Betti nobile in Firenze, Santa Maria Novella, Unicorno e Fiesole. Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc.652. amiglia originaria di Firenzuola. L'arma è composta da quella dei Betti di Firenze (cfr. fasc. 649), partita con quella della famiglia «da Firenzuola» (cfr. fasc. 2051) e sembra composta nel 1839, al momento dell'ammissione alla nobiltà fiesolana e al patriziato fiorentino dell'auditore Donato di Pier Francesco Betti.
Di nero, alla fascia di rosso e al leone attraversante d'oro.
Stemma della famiglia Betti nobile in Firenze, Santa Croce, Bue. Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc.650.
Di nero, al leone d'oro e alla fascia attraversante di rosso.
Stemma della famiglia Betti nobile in Firenze, Santa Croce, Bue. Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc.650.
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As variações de sobrenomes são frequentes e derivam principalmente de atos involuntários, como erros de tradução ou inflexões dialetais, ou de atos voluntários, como tentativas de escapar da perseguição ou aquisição de títulos e propriedades de outras famílias
