Ebbe per capostipite un Pietro, rinomato medico che nel 1272 il Re Carlo I mandò in Sicilia a curare suo zio il Conte Pittarense. Ha goduto nobiltà in Salerno al seggio di Portaretese. Petrone milite e capitano di Sulmona nel 1312; Giovanni Giustiziere di Principato; Felice Vice-cancelliere del regno. Dice il Galluppi nelle sue opere: Stato presente della nobiltà messinese (1881), stampato in Milano dal Bernardoni nel 1881; Nobiliario della città di Messina, stampato in Napoli nel 1878; L'Armerista Italiano, stampato in Milano nel 1872, della quale riferisce il Galluppi di antica e chiara nobiltà. I cognomi antichi in qualunque modo conservati rendono decoro non solo alle famiglie ma anche alle Città, che però credo, che questa fosse una di quelle cause, per le quali i romani vollero, che i suo cittadini avessero per figliuoli, se non veri, adottivi. Pare molto riguardevoli i soggeti viventi di quella Famiglia che con ...
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BrasãoCaposcrofa
1. Brasão da família: Caposcrofa
Língua do texto: Italiano
D'azzurro, alla testa di porco di nero sormontata da tre stelle d'argento; con la bordura composta di sedici pezzi d'argento e di rosso.
Blasone della famiglia Caposcrofa. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
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