L'antico contado d'Acquosana, compreso tra il Tanaro, il Belbo, Asti e la futura Alessandria, era nei secoli XII e XIII feudo di un consortile, costituito da una sessantina di famiglie, tutte discendenti dai conti Manfredinghi di Acquosana; da questi ebbero origine i signori di Lanerio, di Magliano, di Alice Belcolle, di Castelnuovo Calcea, di S. Stefano Belbo, e dai predetti signori di Magliano i Carena. Parte del territorio lungo il corso del Tanaro divideva, in due i domini dei marchesi di Monferrato che aspiravano congiungere, per cui i conti si alleavano or con gli astigiani or con gli alessandrini per contrastare le mire del vicino che li serrava ai fianchi; con l'avvento ed espansione dei comuni tuttavia, anche Asti ed Alessandria premevano per annettersi in vassallagio quel contado, i cui feudatari, piuttosto che sottomettersi ai loro aggressori, abbandonarono le terre avite dopo aver subito rappresaglie, distruzioni, spogliazioni. Scomparso tra le ...
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BrasãoCarena
1. Brasão da família: Carena
Língua do texto: Italiano
Inquartato d'argento e di rosso; ciascun quartiere d'argento caricato di una stella di otto raggi del secondo.
Blasone della famiglia Carena in Lombardia. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Inquartato; nel 1° e 4° d'oro, alla stella di otto raggi di rosso; nel 2° e 3° di rosso. Cimie-
ro: Un destrocherio armato al naturale, impugnante uno stilo.
Blasone della famiglia Carena in Lombardia. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D'azzurro alla croce ancorata, accompagnata da quattro stelle, il tutto d'oro.
Blasone della famiglia Carena di Asti, ramo dei conti di Aquosana. Fonte bibliografica: "Il Patriziato Subalpino" di Antonio Manno, Firenze, 1895-1906.
Mareggiato d'argento e d'azzurro, a due delfini di verde, addossati, sostenenti un'ancora di nero, gomenata di rosso, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia
Blasone della famiglia Carena di Carmagnola, famiglia nobile, con memorie dal XVI secolo. Fonte bibliografica: "Il Patriziato Subalpino" di Antonio Manno, Firenze, 1895-1906. Motti: FAVET FIDUCIA SORTI. FAVET FORTUNA SORTI.
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