L'imperatore Rodolfo II, con diploma dato a Praga il 4 aprile 1605, creava Giovanni Battista di Santa Croce, coi suoi discendenti d'ambo i sessi, cavaliere aurato del S.R.I. In questo diploma viene ricordata e confermata una precedente concessione 1325 di Federico III della nobiltà del S.R.I. ai maggiori del predetto; e l'imperatore Carlo VI con altro diploma 14 ottobre 1723 confermava i titoli precedenti a Girolamo Armenio, mentre con successivo diploma 15 marzo 1734, lo stesso imperatore concedeva al suddetto Girolamo Armenio ed al genero Giuseppe Benedetto pure C. di Santa Croce il titolo di barone del S.R.I. mf. Quali discendenti diretti, i sottodescritti ebbero il riconoscimento deti titoli con D. P. 20 maggio 1927; Antonio Raimondo, nato Borgo Valsugana, 22 maggio 1852, di Antonio e di Augusta cont. di Spaur, spos. Innsbruck, 1 novembre 1890 con Giulia Eimen (vivente); da cui: 1. Carolina, n. Innsbruck, 24 giugno 1891; 2. ...
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BrasãoCeschi A Santa Croce
1. Brasão da família: Ceschi
Língua do texto: Italiano
Inquartato: nel 1º e 4º d'azzurro al grifo coronato d'oro, linguato di rosso e rampante; nel 2º e 3º troncato di rosso e d'argento, alla croce patente dell'uno all'altro; sul tutto uno scudetto di nero al leone coronato di oro, linguato di rosso con la coda bifida, nascente dalla prima di 3 fasce d'oro. Cimieri: 1º il leone dello scudetto rivoltato e nascente; 2º l'aquila bicipite di nero, coronata d'oro su ambo le teste, linguata di rosso e caricata nel petto dalla croce e dello scudo; 3º il grifo dello scudo, nascente.
Blasone della famiglia Ceschi in Merano e Borgo Valsugana) fregiata dei titoli di Nobile, Cavaliere aurato, Barone del S. R. I. col predicato di Santa Croce, fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti" Vol. II pag. 434.
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