Antica ed assai nobile famiglia del Regno di Napoli, ivi giunta al seguito dei re aragonesi, di chiara ed avita virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. Il primo passaggio dalla Spagna all'Italia si ebbe anteriormente al XVI secolo. Nel corso del '500, infatti, una famiglia Forte fioriva in Sicilia e godeva del titolo baronale. Si ricordino: Romano, barone di Catalfaro e Favarotta; Natoli, barone di Bilice e Calatani; Giovano Romano, barone di Resuttano e Pontaggio di Termini. Nel tempo, alcune linee dei Forte si portarono sulla terra ferma, insediandosi principalmente nel salernitano e nell'avellinese; successivamente anche in territorio pugliese. Si ricordi il ramo di Pastorano (Salerno), imparentato con la nobilissima famiglia Quaranta e culla di molti illustri notai, il quale si insediò successivamente in Capriglia (Pellezzano). Da questo ramo hanno avuto origine i Forte di Puglia, cui appartenne Don Gregorio Forte (n. Otranto, 1757), di Don ...
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BrasãoForte
1. Brasão da família: Forte
Língua do texto: Italiano
Di rosso, ad un leone coronato d'oro rampante ad una colonna d'argento inclinata verso sinistra, il tutto su un terreno di verde.
Blasone della famiglia Forte in Liguria. Fonte bibliografica: "La università delle insegne ligustiche delineate da Gio. Andrea Musso" manoscritto cartaceo del XVII secolo (1680)custodito presso la Biblioteca Berio di Genova
Blasone (alias) della famiglia Forte in Liguria. Fonte bibliografica: "La università delle insegne ligustiche delineate da Gio. Andrea Musso" manoscritto cartaceo del XVII secolo (1680)custodito presso la Biblioteca Berio di Genova.
Di rosso, ad un elefante al naturale gualdrappato d'argento sostenente una torre di due palchi del medesimo su un terreno di verde.
Blasone della famiglia Forte nel Regno di Napoli. Fonte: "Stemmario delle Famiglie nobili e notabili del Sud Italia. Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia".
D’azzurro alla rupe di verde, movente in banda dal fianco destro dello scudo sino al cantone sinistro della punta con tre terrazze sostenenti le mura di un castello di rosso, murato di nero, merlato alla guelfa, composto da un unico corpo a piani rientranti sovrapposti, fondati uno sulla cima uscente dal fianco destro dello scudo, torricellato a sinistra di un pezzo finestrato di nero, banderuolato d’oro, uno nella terrazza mediana e uno nella terrazza bassa, alla stella d’oro di sei raggi nel cantone sinistro del capo.
Blasone (alias) della famiglia Forte. Fonte: disegno presente nell'opera "Conte Edgardo Mattei, collezione rara di stemma gentilizi Italiani esistente in Roma Archivio Conte Pasini" Copia conforme per cura dell'Istituto Araldico Blasone Italiano, Bologna.
Blasone della famiglia Forte in Piemonte, titolo: consignori di Corteranzo. Fonte bibliografica: "Il Patriziato Subalpino" di Antonio Manno, Firenze, 1895-1906.
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