Antica ed illustre famiglia del Regno di Napoli, di chiara ed avita virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. Tradizione vuole che essa sia giunta in Italia dalla Spagna, sul calare del XIII secolo. Alcuni pretendono sia della medesima agnazione dei nobili Ciaccio o Ciacci di Calabria, pregevoli in Cosenza ma estintisi nei Contestabile. Si accetta con maggior convinzione la condivisione dell'agnazione con i Ciaccio di Velletri che potrebbero essersi dunque originati proprio dagli Iaccio di cui andiamo trattando; per tal cagione ne riportiamo la blasonatura. In ogni modo, gli esponenti della famiglia Iaccio si sono distinti per le loro attività mercantili e politiche sin da tempi molto antichi. Nel 1271, Bartolomeo Iaccio fu nominato giudice di Amalfi, e la famiglia acquistò numerosi feudi in Campania, Calabria e Sicilia. Nei secoli successivi, gli Iaccio ricoprirono importanti cariche pubbliche. Si rintracciano due linee principali: l'una con residenza in ...
Troncato: nel 1° di rosso; nel 2° d'azzurro alle tre bande d'oro
Blasone antico della famiglia Ciaccio. Fonte bibliografica: "Blasonario Veliterno". Note: si ritiene che vi sia una agnazione comune con la nobile famiglia Iaccio.
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