La famiglia aveva, fino alla metà del secolo XIX, il solo cognome di Riva, che in origine pare fosse Dalla Ripa, ed è oriunda da Scandiano, dove vivono altre famiglie di questo cognome. Da una genealogia, campilata nel 1857 da Giuseppe Vecchi, addetto alla Biblioteca di Reggio, e riportata da Prospero Fantuzzi, si hanno queste notizie. Pirro viveva in Reggio nel secolo XV. Sposò Isabella Balugola, nobile di Carpi e di Modena, nel 1440. Ebbe cariche alla Corte di Savoia. Innocezo, di Pirro, ottenne nel 1463 la cittadinanza grave di Reggio. Fu uomo d'affari, e visse in Scandiano, agente generale dei beni del conte Giovanni Matteo Bojardo, Luca (o Lucio o Luccio), di Pirro, fu noto latinista. Feltrino, di Angelo, di Innocenzo, di Pirro, ottenne da Ercole II il 19 dicembre 1536 di essere iscritto al Libro d'Oro della Nobiltà per sè e suoi discendenti, pur continuando la famiglia ad adibire in Scandinano, e sempre imparentata con famiglia di quel paese, come Bartolotti, Maestri, Boccoloni dei Barti, Covi, Terzani, Zanotti, Mattacoda, Lombardini, Belloli. Innocenzo, di Feltrino, di Angelo, sposò donna Orsina Parisetti di Reggio. Suo figlio Feltrino, rinomato giureconsulto, ebbe il 21 settembre 1557 da duca Ercole II la riconferma della nobiltà estense. Fu giudice supremo in Venezia col titolo di vicario, Angelo, di Innocenzo, sposò Eleonora Capari di Reggio; poi, rimasto vedovo, si fece prete. Alessandro, di Feltrino, di Innocenzo, vivente nel 1611, fu pure giureconsulto e prevosto della insigne Basilica di S. Prospero di Reggio. Grisanto, dei padri Serviti di Reggio col nome di padre Angelo, nel 1644 era priore nel convento di Novellara. Lodovico, di Ercole, di Lodovico fu rinomato orefice ed argentiere, ed insiee con Giovnni Magnavacchi fabbricò le artistiche lampade d'argento del Tempio della Madonna della Ghiara in Reggio. Sposò Ippolita Montanari, ed ebbe 16 figli. Fra essi: Gioconda e Caterina, monache in S. Raffaele di Reggio coi nomi di donna Maddalena Fedele la prima, e suor Ermenegilda la seconda: Giovan Nicola, canonico regolare, fu abate del convento di Mirandola; Claudio (n. nel 1679), fu canonico di S. Marco di Reggio, dove nel 1706 ...
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BrasãoRiva Dei Conti Sanseverino
1. Brasão da família: Riva dei Conti Sanseverino
Língua do texto: Italiano
Inquartato: nel primo di rosso a tre fascie d'oro; nel secondo interzato in fascia; primo d'oro; secondo d'argento; terzo di rosso a due stelle poste in fascia dell'uno nell'altro; sul tutto una colonna di nero, base e capitello d'oro, cimata da un'aquila coronata di nero; nel terzo d'argento all'albero accollato da un serpente a due giri e sinistrato da un cane sedente, il tutto al naturale, col capo convesso d'azzurro, caricato nel lato destro di una mezzaluna calante d'argento; nel quarto d'azzurro alla fascia convessa d'argento, caricata di 5 scaglioni diminuiti d'oro, posti nel senso della pezza, e accompagnata da tre gigli d'oro, due in capo e uno in punta.
Blasone della famiglia Riva dei Conti San Severino, fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti" vol. V p.737 - 738.
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As variações de sobrenomes são frequentes e derivam principalmente de atos involuntários, como erros de tradução ou inflexões dialetais, ou de atos voluntários, como tentativas de escapar da perseguição ou aquisição de títulos e propriedades de outras famílias