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Nobile famiglia reggiana, con residenza in Scandiano, detta Boiardi o Boiardo, di chiara ed avita virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. L'origine di tal cognominizzazione, al dir di illustri genealogisti, andrebbe ricercata nel nome proprio "Boiardo", derivato, a sua volta, dal sassone "bogen" e "hard" (= forte nel trarre l'arco), ed appartenuto, probabilmente, ad un, oggi ignoto, capostipite. Tal famiglia, inoltre, la quale abitò la c.d. "Rocca dei Boiardo", risalente al XII secolo, oggi monumento di indubbio valore storico culturale, dal 1423 per 137 anni, e la quale fu padrona del Castello di Rubiera, in ogni epoca, sempre riuscì a distinguersi, grazie agli elevati personaggi, a cui diede i natali. Tra questi, ricordiamo: Gherardo, Arciprete di S. Faustino, vivente nel 1356; Mons. Niccolò, Vescovo di Ferrara, nel 1400; Mons. Pietro e Mons. Carlo, Vescovi di Modena; Ippolito, dottore in "utroque jure", vivente in Reggio Emilia, nel 1470; Melchiorre, notaio ducale, vivente in Modena, nel 1521; Giulio Maria, notaio e saggista, vivente in Ravenna, nel 1545; Emilio, insigne medico, vivente in Ravenna, nel 1550; Bernardino Boiardi, protonotario apostolico e familiare dei Papi Giulio II e Leone X, durante il ventennio in cui essi furono padroni di Reggio, tolto agli Estensi, il quale stette continuamente alla corte Papale e potè godere numerosi benefici ecclesiastici, e che divenne Rettore di S. Terenziano, nel 1551; Leandro, assai erudita letterato, esperto di antichità latine e greche, vivente nel 1554; cav. Alfonso, segretario, cancelliere ed ambasciatore ducale, vivente in Modena, nel 1556. Un ramo passato in Ferrara fu devotissimo agli Estensi, ed ottenne i primi onori cittadini. Tra i letterati della casata, merita special menzione il celebre poeta Conte Matteo, autore dell'Orlando Innamorato, governatore di Reggio, capitano del popolo di Modena, e signore di Scandiano. I cognomi così antichi, senza dubbio alcuno,