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Blasone della famiglia Cavalcanti; fonte: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol. primo, pag. 266, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1890. Note: il Passerini scrive che lo stemma «si compone di minutissime croci rosse in campo bianco, talmente l'una all'altra unite da formare un reticolato» (Passerini 1845). Questo tipo si trova anche partito con l'arma della famiglia Giraldi (cfr. fasc. 2401) nella chiesa di S. Spirito. Lo stemma del 4° tipo, ora al Museo Stibbert, citato dal Sepoltuario Rosselli nella chiesa di S. Croce, reca la scritta «Guidonis Scimiae de Cavalcantibus».Al tempo delle leggi antimagnatizie, alcuni membri della famiglia ottennero il beneficio della popolarità, cambiando provvisoriamente il nome e lo stemma: li cito qui perché nella Raccolta non hanno una voce autonoma (cfr. Manoscritto 439 e Priorista Mariani). 1361, Domenico di Ciampolo e i figli Niccolò e Ciampolo, cognome Ciampoli, scudo d'argento, alla croce di rosso accantonata da quattro stelle a otto punte d'azzurro; 1361, Rustico e Cione di Masino, cognome dal Poggio, scudo d'argento, al monte di tre cime di rosso; 1379, Rodolfo e Guido di Jacopo, cognome Cavallereschi, scudo d'azzurro, alla losanga d'argento caricata della croce di rosso accantonata da quattro losanghe d'azzurro, e alla bordura di rosso seminata di losanghe d'argento; 1381, Francesco e Matteo di Angelo, cognome Malatesti, scudo d'azzurro, alla fascia d'argento caricata di tre quadrati di rosso sovraccaricati ciascuno di una losanga d'argento e accompagnata da tre teste di leone d'oro, 2.1, e dallo scudetto del Popolo fiorentino posto fra le due; 1393, Tommaso e Adimaro di Ranieri, Jacopo e Zanobi di Piero, cognome Popolani, scudo d'azzurro seminato di rose d'oro, allo scudetto del Popolo fiorentino posto in capo; 1393, Carlo e Ottone di Mainardo, Piero e Cavalcante di Cavalcante, cognome Cavallereschi, scudo d'azzurro, al leone scaccato di rosso e d'oro, quattro scacchi di rosso nel cuore caricati ciascuno di una losanga d'argento.
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