Cognome

Derobbio

Italiano

Antica famiglia chierese benemerita dell'industria specialmente per l'introduzione dei fustagni. Giampietro, di Bernardino, consegnò l'arma genitlizia nel 1580 e suo figlio Sebastiano fu gentiluomo di bocca di Sua Maestà. Di questa famiglia si formarono due linee, quella dei conti di S. Raffaele e quella dei conti di Varigliè. Alla prima appartenne Baldassarre, che fu sindaco di Chieri e commissario generale dell'artiglieria. Acquistò dai Calori una metà di S. Raffaele, di cui fu investito con titolo comitale il giorno stesso. Questo ramo si estinse con Benvenuto, che fu riformatore dell'Università e lasciò numerose opere a stampa. Della seconda Maurizio, che fu maresciallo della Corte Ducale e Mastro di cerimonie, fu infeudato di Montemarzo con titolo comitale. La famiglia è iscritta genericamente nell'Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano del 1922 col titolo di Conte di Varigliè (maschio primogenito), in persona dei Discendenti da Carlo Vittorio, di Michelangelo, di Carlo Amedeo (1797). Motto della famiglia:

Di rosso, alla banda d'argento, carica di tre stelle d'azzurro.

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