Cognome

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Emanuele dell'Auditore Orazio, discendente da Francesco Maria ammesso alla cittadinanza fiorentina con provvisione del Consiglio dei Dugento del 24 luglio 1744, chiese l'ascrizione alla nobiltà di Firenze per essere autorizzato a fondare una Commenda nell'Ordine di S. Stefano. La domanda fu accolta con rescritto sovrano dell'11 ottobre 1824. Uguale accoglimento ebbe l'istanza del fratello di Emanuele, Vincenzo, per mezzo del sovrnao rescritto del 30 giugno 1826. E' iscritta nell'Elenco Nobiliare Ufficiale in persona dei: a) Discendenti da Sebastiano, di Emanuele. b) Discendenti da Emanuele, di Orazio. Motto della famiglia: In labore virtus. Altro ramo. E' un ramo della omonima famiglia di Firenze, trapiantato in Sebenico sul principio del secolo XVII, ed illustrato da un Giulio distinto guerriero. Combattè nella Valtellina, in Boemia, in Germania e nelle fiandre. Urbano, soldato anch'esso della repubblica veneta, si distinse nella occupazione di Scardona, a Dernis, e fu dalla medesima repubblica decorato con tutti i

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