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Antichissima e nobile famiglia sorrentina, iscritta al seggio di Porta di detta città, la quale risulta passata in Bisceglie, nel XIII secolo. Tra i personaggi che, maggiormente, la illustrarono, ricordiamo: Filippo-Antonio, scudiero di Angilberto del Balzo, Conte di Ugento, nel 1460; Giovan-Battista che nel XVI secolo militò con molta lode sotto i Veneziani e che nella battaglia di Zara contro i Turchi colse i primi onori della ottenuta vittoria; Ottaviano, milite e maresciallo di re Ladislao Durazzo d'Angiò. Il casato venne riscritto nel patriziato di Sorrento, sia nel 1572 che nel 1722, dal Sacro Regio Consiglio. Fu riconosciuta nel titolo di nobile, con Decreto Ministeriale del 1907. La famiglia, la quale risulta iscritta nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana e nell'Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano del 1922, levò per arme. D'azzurro al leone al naturale afferrante con le quattro zampe un giglio di giardino d'oro. Altro ramo. Famiglia originaria di Lerici,

D'argento a due rose di rosso gambute e fogliate di verde, poste in palo, i gambi attraversati da una croce di rosso, ogni braccio caricato di una stella d'oro, col capo d'azzurro caricato di tre stelle d'oro.

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