Cognome

Fusillo

Italiano

Antica ed illustre famiglia, di chiara e provata virtù, la quale trae origine da un Tommaso, venuto ad abitare in Vigevano, nel 1588. L'origine di tal cognominizzazione, al dir di molti genealogisti, è riconducibile, direttamente o tramite ipocoristici, all'aferesi di nomi longobardi latinizzati come Agilulfus, Pandulfus o Aistulfus, dai quale si sarebbe originato il soprannome dialettale Fus e Fusi; tuttavia, è altrettanto possibile una derivazione dal nome longobardo Fuso, Fusonis. Tra i membri che, maggiormente, illustrarono tal nobile casato, ricordiamo: Antonio, dottore in ambo le leggi, vivente in Novara, nel 1637; Emilio, giudice, vivente in Vigevano, nel 1664; Francesco, pittore settecentesco, molto amato dalla Santa Sede; D. Saverio, canonico, teologo e commissario apostolico, residente in Vigevano, nel 1721. Alla famiglia venne concesso il titolo di barone, il 20 agosto 1833, in persona dell'avvocato Giovanni Antonio (nato Vigevano 9 maggio 1776; morto ivi 14 dicembre 1836), riformatore delle scuole di Vigevano,

Troncato; nel primo d'azzurro al castello di una torre al naturale sormontato da una stella di sei (o otto) raggi d'oro; nel secondo di rosso al leone coronato d'oro tenente un fuso da filare dello stesso.

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