Cognome

Libi

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Antica ed assai nobile famiglia bolognese, detta Libi o Libbi, di chiara ed avita virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia e del Mondo. La chiara nobiltà del casato è testimoniata dalla presenza, della sua blasonatura, nella pregevole opera, di J.B. Rietstap, "L'Armorial General". Ma, d'altronde, tal famiglia, nel dispiegarsi dei lustri, sempre è riuscita a produrre una serie di uomini che resero illustre il suo nome, nei pubblici impieghi, nelle professioni liberali e nel servizio militare. Fra questi, senza nulla levar al valore degli omessi, contasi: Antonio, dottore in l'una e l'altra legge, fiorente in Bologna, nel 1562; Tommaso, dottore in "utroque jure", vivente in Ferrara, nel 1564; D. Luigi, canonico, teologo e commissario apostolico, vivente in Roma, nel 1572; Antonio, dottore in Sacra Teologia, fiorente in Bologna, nel 1578; Antonio Maria, Alfiere della Santa Romana Chiesa, sotto i vessilli del Generale Jacopo Boncompagni (Bologna, 8

D'azzurro, ad un albero terrazzato di verde, il fusto addestrato da un uccello rivoltato d'argento, volante verso la cima; col capo d'oro, all'aquila di nero, coronata del campo.

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