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Questa famiglia stabilitasi nel secolo XIV a Verona, proveniente da Firenze, nel 1421 venne aggregata al Consiglio nobile. Il Senato veneto con decreto 4 novembre 1606 eresse in contado il feudo nobile di Formighedo nel veronese, allora posseduto dal nob. Alessandro e per terminazione 10 febb. 1661 dei Provveditori sopra feudi, Giovanni Galeazzo di Guglielmo vennero iscritti nell'A.L.T. col titolo di marchese ai nob. Antonio, Romualdo e Casimiro Fumanelli ed ai loro discendenti maschi e femmine. La Repubblica Veneta confermava esso il titolo e con terminazione 7 settembre 1761 iscriveva nell'A.L.T. le due uniche figlie di Antonio Fumanelli, Laura vedova di Leonardo e Placidia vedova di Alvise Negrelli e loro figli e discendenti legittimi in perpetuo e tra questi trovansi iscritti il marchese Ignazio di Iginolfo, di Leonardo. Alessandro Francesco da Lioscioa di Ignazio ebbe la conferma della Nobiltà con S.R.A. i marzo 1830 e del titolo comitale con S.R.A. dell'anno 1839. Con D.M. 20 maggio 1906 vennero riconosciuti ai sottodescritti i titoli di nobile, Conte di Formighedo (m) e Marchese (mf). Altro ramo. Antica e nobile familia originaria della Toscana. Ramo detto di Bandino: con D.M. 25 settembre 1904 ai sottodescritti vennero riconosciuti i titoli di nobile (mf.) e conte di Formighedo (m.): Bandino, n. Verona 15 ottobre 1869, di Carlo, di Bandino e di Elisabetta Rebustello, cav. della Corona d'Italia, spos. Verona 4 settembre 1897 con Maddalena Martinelli; da cui: a) Lucidalba, n. Verona 22 febbraio 1905, in co. Onorio Giacobazzi Mazzari Fulcini; b) Carlo, n. Verona 21 marzo 1906; c) Francesco, n. Verona 28 novembre 1908; d) Giorgio, n. Verona 2 marzo 1915. Fratelli di Bandino: 1. Maria, n. Verona 19 aprile 1865; 2. Carolina, n. Verona 15 maggio 1866; 3. Giorgio, n. Verona 24 luglio 1878. Arma: Di argento alla quercia nodrita sulla