Cognome

Pascipoveri

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Antica ed illustre famiglia di parte geremea, dapprima di classe nobile, poi di popolare ed esercente la mercatura. Munsarino ed Ubaldino presero parte alla crociata del 1217. Molti dei Pascipoveri si adoperarono nei pubblici negozi e sederono spesso fra gli anziani fino al 1360. Ubaldino andò a Faenza nel 1214 a richiedere l'osservanza delle convenzioni giurate tra esso Comune e quel di Bologna; Federico compose in Viterbo nel 1200 le controversie col Pontefice Onorio sugli statuti dello Studio di Bologna; prescrisse quindi agl'Imolesi le condizioni della loro sommissione a Bologna nel 1222, resse Osimo e Bergamo, rappresentò Bologna alla lega lombarda e al parlamento in Brescia contro Corrado nel 1254, ed insieme con altri dettò i patti di pace ai Modenesi vinti a Fossalba. Nel XVI secolo Vianesio e Ferino Pascipoveri insegnarono leggi nell'Università bolognese. Alcuni di questa famiglia furono condannati nel capo per aver tentato di sottomettere la patria a Taddeo Pepoli nel 1356, ma salvaronsi colla fuga e mai più fecero ritorno in patria.

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