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Essendo venuto di Francia in Italia nel 1264, con Carlo d'Angiò fratello di S. Lodovico Re di Francia, Balduino Stefano, Gugliemo e Adamo della Casa Vasè, de' quali Adamo Capitano de' Cavalli nella conquista del regno di Napoli fù Sig. dei Castelli di Macerata, Pertinenza di Capoa di Ducenta, frà Napoli e Aversa, fù gran camerario del Regno e fù marito d'Ebulense di Tomaso Eccoli, erede di molte guirisdizioni, da uno de' quali discendenti, che governò la Terra di Pietramellara nella Diocesi di Teano; si dice derivasse Tomaso di Francesco Antonio Iurisconsulto e Padre di Giacomo, che venne a Bologna, e aver cangiato il nome di Vasè in Pietramellara, per aver governato lungo tempo quel luogo; questa è Senatoria, e fà per arma un Melo, alla qle si parte uno sciame d'api, che vanno sopra sei monti verdi in campo d'argento, l'inquartato con quella de' Bianchi, per erdità, nel mezzo gli pongono l'arme Vasè, che sono tre fascie d'oro in campo azzurro. Giacomo di Tomaso Pietramellara, fù Dott. di Filosofia, e Medicina, e insigne Matematico, da Gio. Bentivogli fù condotto a Bologna a leggere matematica, nel 1508 fù fatto cittadino bolognese, elesse artimetica fin all'anno 1536 e morì il 13 marzo, e fù sepolto in S. Domenco dove vi era una memoria, quale è impresa nei Dottori di Medicina dell'Alidolfi fù marito di Cecilia di Ruffino dalla Ragazza. Gio Battista di Giacomo, degl'Anziani, col Co. Lodovico Bentivogli era Caval, de' SS. Lazzaro e Maurizio. Lorenzo di Giacomo fù Dott. di Filosofia, e Medicina, nel 1576 fù degl'Anziani, con Angelo Maria Angelelli morì nel 1586, il 17 luglio d'anni 77 e fù sepolto in San Domenico, fù marito di Vincenza Danesi. Gasparo di Giacomo Filippo di Giacomo, Dott. di Fil. e Med. e Lettore di Logica, e Filosofia, morì nel