Cognome

Sciamanna

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Antica famiglia di Terni ascritta al locale patrizio verso la metà del secolo XVI. Nel XV secolo e posteriormente i suoi membri vi occuparono le primarie cariche; quindi una serie di priori, consiglieri, conservatori del S. Monte, capitani, ambasciatori, i quali tutti spesero a prò della patria ingegno, operosità e virtù, e ne furono condegnamente rinumerati da quel municipio, il quale concedeva in feudo ad un Ferdinando S. la rocca di colle di Luna con tutto il territorio adiacente; concessione che veniva confermata dal Pontefice Alessandro VII con breve del 29 Novembre 1666. Anche la città eterna concorse ad onorare questa famiglia aggregando Agostino-Antonio e suoi successori nel 1617 al patriziato romano. Questa famiglia ha dato numerosi priori al civico Magistrato e conservatore al Monte di Pietà, vari capitani, nonché illustri prelati. Meritano speciale menzione: mons. Brunoro, vescovo di Lucera, traslato nel 1642 al vescovato di Caserta; mons. Ludovico, nel

D'azzurro alla pianta al naturale nodrita sulla cima di tre monti d'oro, uscenti dalla punta dello scudo, e, su quella, poggiata una colomba d'arg., imbeccante un ramo di olivo di verde.

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