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Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Lingua del testo: Italiano
Titoli: Conti - Duchi - Nobili
Nobili in:Italia (Lombardia)
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Variazioni Cognome: Caimo
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
Antica famiglia milanese. Franchino, fu famigliare di Bianca Maria Visconti, duchessa di Milano. Giacomo Filippo, questore in un diploma 3 giugno 1530 del duca Francesco II Sforza è detto "vir nobilis". Da lui per varie generazioni discende Antonio (nato 1728), che nel 1758 chiedeva di essere ammesso agli onori di Corte e con decreto 6 giugno 1772 dell'I.R. Tribunale Araldico otteneva, col fratello Gerolamo, la ricognizione della nobiltà e la delineazione dell'arma nel Codice. Con Decreto Ministeriale del 1900 veniva riconosciuta l'antica nobiltà della famiglia, che è iscritta nell'Elenco ufficiale col titolo di nobile per mf. trattamento di Don e Donna in persona di: Girolamo, di Erasmo, di Girolamo. Fratello: Angelo. Altro ramo. Famiglia originaria di Pontremoli, ove prese parte alle cariche pubbliche ed alle vicende cittadine. Ebbe titolo di nobiltà nel ramo principale, mentre assunse quello comitale nel ramo di Spezia (m.), per riconoscimento del 1891. Sono iscritti nell'Elenco ufficiale: Caimi conte Cesare di Francesco, di Giuseppe e N. D. Ellisa in Caumont. Altro ramo. La famiglia é originaria dalla Francia ove raggiunse singolari e non comuni onori. Giacomo fu marchese e poi duca de la Force (30 ottobre 1558-10 magio 1652) ed ottenne inoltre il grado di maresciallo, conseguito anche da suo figlio Armando (1580-1675); Giovanni fu valoroso pittore sul vetro; Giuseppina Luisa, maritata contessa Balbi fu la favorita di Luigi XVIII; Carlotta Rosa (1650-1724) fu non comune scrittrice di romanzi; Antonio (1650-1723) fu particolarmente caro al re Luigi XIV che lo elevò al grado di maresciallo. Sposò segretamente madamigella di Montpensior (nipote di Enrico IV), nel 1692 ottenne il Ducato di Lanzun. Federico di Enrico sposatosi con Elisa Caimi ottenne con RR. LL. PP. 1891 maritali nomine con successione nei maschi il titolo di conte. La famiglia Caimi é oriunda dalla Germania. Corrado detto Bronzino fu nel 1340 podestà di Bergamo e di Piacenza. Congiurato con Margherita Visconti moglie di Francesco Lopusterla fu giustiziato con questa ed altri: Eusebio fu nel 1441 plenipotenziario del duca Filippo Maria Visconti alla pace di Martinengo e di Cavriana. Giovanni fu condottiero di Galeazzo Visconti. Filippo II re ...
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BlasoneCaimi
Variazioni Cognome: Caimo
1. Stemma della famiglia: Caimi
Lingua del testo: Italiano
D'azzurro alla fascia d'argento. Cimiero: un levriero uscente d'argento dalla fascia, lampassato di rosso, collarinato di azzurro.
Blasone della famiglia Caimi in Milano. Fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI", Vol. II pag. 237 e pag. 392. Note: si trova anche la forma Caimo.
Caimi di Pontremoli e Firenze; stemma presentato da Cesare di Giuseppe Caimi per l'ammissione alla nobiltà fiorentina nel 1773. Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc. 1096.
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Note legali
Le Traccia araldica sono dei dossier fatti da un programma A.I. utili quale punto di partenza per ricercatori ed appassionati araldisti e confermano che ci sono delle informazioni su cui lavorare ed è possibile ordinare un documento araldico.
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie