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Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Variazioni Cognome: Bernardino il Mancino,Mancini del Lion Rosso,Mancini di Lorenzo,Mancino
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
Dossier Araldici :
Mancini
Variazioni Cognome: Bernardino il Mancino,Mancini del Lion Rosso,Mancini di Lorenzo,Mancino
Römische Patrizierfamilie, eine der berühmtesten in Italien. Tatsächlich wurde es in seinen bunten Zweigen immer von bedeutenden Persönlichkeiten illustriert, die Ehen mit Fürsten- und Königshäusern unterzeichneten. Die Mancini versenken ihre tausendjährigen Wurzeln im italienischen Boden und stammen von der "Gens Hostilia" ab, von der ein Zweig den Nachnamen Mancinus trug und von der L. Hostilius Mancinus 608 "ab urbe condita" Konsul war. In Rom wurden die Mancini auch "Lucij" genannt, ein Name, der auf die im Emblem gezüchteten Fische anspielt. Der erste bestimmte Vertreter der Familie war ein bestimmter, Lucius, der 990 lebte. Die Familie gab Rom auch acht Konservatorien und zahlreiche Offiziere, die den Staat mit großer Autorität regierten. Antonio war Bischof von Venafro (1426-1465), Giuliano, Kanoniker von San Giovanni in Laterano (1496), Matteo-Bischof von Sora (1503-1505), Francesco Maria, Offiziersrelator des Obersten Tribunals der Apostolischen Signatur und Kardinal von San Matteo in Merulana (1660) und Philip, der heimliche Kellner ...
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BlasoneMancini
Variazioni Cognome: Bernardino il Mancino,Mancini del Lion Rosso,Mancini di Lorenzo,Mancino
1. Stemma della famiglia: Mancini
Lingua del testo: Italiano
D'azzurro, a due pesci in palo d'argento.
Blasone della famiglia Mancini in Roma. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Blasone della famiglia Mancini in Firenze; Firenze, Santa Croce, Bue e Pescia. Fonti bibliografiche: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888; "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.2923. Note: Il Galeotti (cfr.) cita una famiglia di Pescia estinta nel 1520, di cui l'ultima fu Agnoletta di Antonio Mancini, sposata con Pandolfo Martelli di Firenze, che ricevette l'eredità della famiglia Mancini.
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Partito; nel 1.° di rosso, al leone al naturale, linguato di rosso, e sostenente colle branche anteriori una spada nuda in palo ; nel secondo d'azzurro, a due pesci al naturale posti in palo, e colla testa volta verso il capo.
Blasone della famiglia Mancini in Napoli. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D'argento, all'albero di verde, tenuto da un sinistrocherio movente dal fianco sinistro, e cimato da un'aquila di nero.
Blasone della famiglia Mancini in Napoli. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Inquartato; nel 1."° e 4.° d'azzurro, a due pesci nuotanti al naturale, l'uno sull'altro; nel 2." e 3.° d'argento, a due caprioli di rosso; colla fascia d'oro attraversante sull'inquartatura e caricata di un'aquila di nero. Cimiero: Un'aquila uscente di nero.
Blasone della famiglia Mancini in Milano. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D'azzurro, a due mani di carnagione stringenti fra loro cinque rami di verde fioriti di cinque fiori d'argento.
Blasone della famiglia Mancini in Spello. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D'azzurro, alla fascia d'oro sostenente una croce latina dello stesso, e accompagnata in punta da una testa di leone pure d'oro, lampassata di rosso.
Stemma della famiglia Mancini in Cortona e Firenze, Santa Croce, Ruote; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.2924. Note: Famiglia di Cortona; Giovanni Battista di Rutilio Mancini fu ammesso al patriziato di Cortona nel 1758. Lo stesso era anche cittadino fiorentino.
Di rosso, all'albero (o ramo) di verde, accostato al tronco da due piedi umani (o stivali) affrontati d'argento.
Stemma della famiglia Mancini in Pisa; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.5906. Note: L'interpretazione di questo stemma, nell'unico esemplare presente (Ms. 635), non è chiara: non è escluso che vi si trovino due stivali, in relazione all'attività di cuoiai della famiglia: Matteo di Iacopo del Mancino, pellaio di Rosignano, fu cittadino pisano nel 1535.
Stemma della famiglia Mancini in SIena; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.6897. Note: Si trova anche il cognome «di Bernardino detto il Mancino».
Di rosso, alla banda d'oro, caricata di un filetto ondato d'azzurro.
Stemma della famiglia Mancini in Pisa; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.5906. Note: Si trova anche il cognome «di Bernardino detto il Mancino».
D'azzurro, alla banda d'oro sormontata da una crocetta di rosso.
Stemma della famiglia Mancini in Cortona e Firenze, Santa Maria Novella, Lion rosso; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.2925.
D'azzurro, alla sbarra d'oro sostenente una croce latina dello stesso.
Stemma della famiglia Mancini in Cortona e Firenze, Santa Maria Novella, Lion rosso; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.2925. Note: Il cavaliere Niccolò Mancini di Cortona ottenne la cittadinanza fiorentina nel 1649. Sul Palazzo Pretorio di Anghiari si trova lo stemma partito con l'arma Piccolomini, il tutto abbassato sotto il capo dell'Impero, a sua volta abbassato sotto il capo di Santo Stefano (lo stesso Niccolò Mancini, cavaliere di S.Stefano, vicario di Anghiari nel 1656, era figlio di Cinzia Piccolomini).
D'azzurro, alla sbarra d'oro sostenente una croce latina dello stesso; con il capo di Santo Stefano.
Stemma della famiglia Mancini in Cortona e Firenze, Santa Maria Novella, Lion rosso; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.2925.
Stemma della famiglia Mancini in Siena; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc. 6999. Note: Lo stemma si trova nel ms. "Armi di famiglie senesi", sec.XVII, sotto il nome "Antonio di Lorenzo".
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie