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Nobili in:Italia (Stato Pontificio - Regno di Napoli - Regno di Sicilia)
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
Esta casa se originó en Atenulfo, Príncipe de Capua, llamado Sommucula, de sangre lombarda, que había sido propietario de la tierra de Aquino desde 996, tierra que dio nombre a su descendencia. Esta familia fue una de las siete grandes casas del reino. La rama más antigua se extinguió en Caterina, esposa de D. Indico d'Avalos, cuyos descendientes agregaron ese apellido al suyo, y tomaron el título de Marqueses de Pescara, que fue el primero entre los Marquesados del reino. Las otras familias Alvito, delle Grotte, Acerra y Santomango se originaron de la familia Aquino, llamada así por el dominio de los Señoríos de este nombre. La rama de los Príncipes de Castiglione y Ferolito se extinguió. El duque de Laurito Monforte logró la propiedad. Algunos escritores quieren que el conde de Caserta, en tiempos del rey Manfredi, fuera de la familia Rebursa. Otros quieren que haya pertenecido a la ...
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Inquartato; nel 1° e 4° d'oro, a tre bande di rosso; nel 2° e 3° troncato di rosso e d'argento, al leone dall'uno all'altro. Elmo coronato. Cimiero: due piume di struzzo d'azzurro e d'argento. Mantello di rosso e d'armellino.
Stemma della famiglia Aquino in Napoli; fonte: "Armorial Général par J.B.Rietstap - Deuxième èdition refondue et augmentée - Tome I A-K" p. 58.
Stemma della famiglia Aquino o d'Aquino in Napoli. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Stemma della famiglia Aquino o d'Aquino in Taranto e Calabria. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888. Note: È un ramo della precedente. Matteo Vescovo di Gravina nel 1508; Antonio Arciv. di Taranto; Tommaso Vescovo di Mottola nel 1648.
Inquartato: nel l.° e 4.° bandato d'oro e di rosso; nel 2.° e 3.° spaccato d'argento e di rosso, al leone dell'uno nell'altro.
Stemma della famiglia Aquino Caramanico in Napoli. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Note: Originata da Bartolomeo Aquino nel 1600, ha goduto nobiltà in Napoli al seggio di Portauova. Ebbe 7 baronie, la contea di Falena, il marchesato di Torrefrancolise, i ducati di Casarano e di Casoli, ed il principato di Caramanico. Un Francesco fu viceré di Sicilia nel 1786.
Inquartato: nel primo e quarto bandato di oro e di rosso; nel secondo e terzo troncato di argento e di rosso al leone dell'uno nell'altro.
Stemma della famiglia Aquino o d'Aquino in Sicilia. Fonte bibliografica: "Nobiliario di Sicilia" di Antonio Mango di Casalgerardo (Palermo, A. Reber, 1912) custodito presso la biblioteca centrale della regione Sicilia.
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Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie