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Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Lingua del testo: Italiano
Titoli: Baroni - Conti - Nobili
Nobili in:Italia
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Casato noto in Ragusa, Palermo e Mezzoiuso. Un Grandonio, barone di Torrevecchia e di San Silvestro, fu proconservatore di Ragusa, negli anni 1726 e 1734. Un Giuseppe, dottore in leggi, fu giudice della corte pretoriana di Palermo negli anni 1708-9, 1715-16 e giudice del tribunale del Concistoro 1719. Un Ignazio, a 2 luglio 1806, ottenne infeudazione del territorio di Nicolosi. Nell'elenco ufficiale nobiliare italiano è iscritto col titolo di barone di Nicolosi: Rosario Battaglia e Lascari, di Giorgio, di Isidoro; figli: Giorgio e di Giuseppe. Altro ramo. Questa famiglia è un ramo della omonima di Mezzoiuso che, muovendosi dal veneto, si diramò quasi in tutta Italia, ed ebbe personaggi insigni nelle lettere e nelle armi. Ebbe notorietà in Perugia, ove Vincenzo ottenne l'ascrizione a quel ceto nobile, nel 1830. Aveva già avuto nel 1825 il titolo di conte. È iscritta nell'Elenco ufficiale col titolo di nobile di Perugia mf.; conte, ...
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BlasoneBattaglia
1. Stemma della famiglia: Battaglia
Lingua del testo: Italiano
Di rosso, al braccio destro movente dal lato destro dello scudo, armato al naturale impugnante una bandiera d'argento, astata d'oro.
Blasone della famiglia Battaglia in Campania. Fonte bibliografica: "Stemmario Vesuviano".
Di rosso, al braccio destro movente dal lato destro dello scudo, armato al naturale impugnante una bandiera d'argento, astata d'oro.
Blasone della famiglia Battaglia in Sicilia. Fonte bibliografica: "Nobiliario di Sicilia" di Antonio Mango di Casalgerardo (Palermo, A. Reber, 1912) custodito presso la biblioteca centrale della regione Sicilia. Note: nel disegno del nobiliario il braccio è vestito e non armato ed il tutto è d'argento.
Troncato, al 1° d'azzurro, a due fasce d'argento, con sopra il tutto un grifone attraversante, appoggiato con l’artiglio inferiore sinistro su di una bomba, il tutto al naturale, al 2° di verde, a tre stelle (6) d’argento, 2, 1
Blasone della famiglia Battaglia da Milano in Torino. Fonte bibliografica: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti".
Troncato, di rosso, alla spada d'argento posta in banda, con l'elsa d'oro, e d'argento pieno.
Blasone della famiglia Battaglia in Casale. Fonte: "Annali del Monferrato" di Aldo di Ricaldone, Torino, 1972. Note: una delle antiche famiglie de commune Casalis, componenti il comune signorile di Casale.
Di rosso, alla banda d'oro. Elmo coronato all'antica di cinque punte. Cimiero: un guerriero d'argento, piumato d'argento e d'oro impugnante una spada al naturale ed un guidone entro un volo inquartato d'oro e di rosso.
Blasone della famiglia Battaglia in Trento. Fonte: "Biblioteca Digitale Trentina".
Partito di rosso e d'oro, alla banda dell'uno all'altro. Elmo coronato da marchese. Cimiero: un guerriero d'argento, piumato d'argento e d'oro impugnante una spada al naturale ed un guidone entro un volo inquartato d'oro e di rosso.
Blasone della famiglia Battaglia in Trento. Fonte: "Biblioteca Digitale Trentina".
D'azzurro, alla mastio torricellato di uno d'argento, fondato sul più alto di un monte di tre colli alla tedesca di verde movente dalla punta, la torricella accostata da due cuori infiammati di rosso, il tutto accompagnato da tre stelle (6) ordinate in capo.
Blasone della famiglia Battaglia da Faenza. FOnte bibliografica: "Famiglie di Faenza - Oltre 1300 stemmi bel blasonario Calzi della Biblioteca comunale Manfrediana" A Ferri, Imola, 2015
D'oro, al leone di rosso, sul tutto una divisa d'argento caricata di tre X di nero, col capo d'Angiò.
Blasone della famiglia Battaglia in Bologna ricostruito da un disegno conservato presso la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio di Bologna nell'opera "Supplemento alle Arme Gentilizie delle Famiglie Cittadine Bolognesi" di Floriano Canetoli, Bologna 1793.
Partito di verde e di rosso, a due braccia armate d'argento con la mano di carnagione impugnanti una spada moventi dai lati dello scudo, all'elmo di profilo al naturale posto in cuore tra le mani.
Blasone (alias) della famiglia Battaglia in Bologna ricostruito da un disegno conservato presso la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio di Bologna nell'opera "Supplemento alle Arme Gentilizie delle Famiglie Cittadine Bolognesi" di Floriano Canetoli, Bologna 1793.
Di color cilestro chiaro, e da i fianchi di esso sporgevano due bracci armati l’uno contro del altro con due spade, come diritte, che andavano ad incrociarsi con le punte nel capo. In mezzo poi, ciovè sotto l’incrocciatura delle spade sudette, era un corsaletto o armatura di ferro appesa con un cordone rosso alla incrocciatura detta delle due spade
Blasone della famiglia Battaglia di Cento. Fonte: "Armi o stemmi gentilizi delle famiglie di Cento" manoscritto custodito presso l'Archivio Storico Comunale di Cento, 1719
Di rosso, al monte di sei cime di verde, cimato da tre pannocchie di saggina d'oro, fogliate dello stesso; con il capo d'oro caricato dell'aquila dal volo abbassato di nero.
Blasone della famiglia Battaglia in Pisa; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.5087. Note dell'autore: Il capo è descritto in questo modo in quanto risulta improbabile che si tratti di un capo dell'Impero.
D'azzurro, al capo di rosso caricato di una spada al naturale posta in fascia con la punta verso il fianco sinistro.
Blasone della famiglia battaglia in Modena. Fonte: "Raccolta di molti blasoni hod'arme di molte famiglie che si conservano in Modena appresso a Innocenzo Giacomelli", Volume XIII.
D'azzurro all'albero di verde sinistrato da un leone d'oro accompagnato in capo da un'aquila fissante una stella di oro posta nel canton destro del capo
Blasone della famiglia Battaglia in Umbria. Fonte bibliografica: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti".
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Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
