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Lingua del testo: Italiano
Titoli: Conti Palatini - Nobili - Patrizi
Nobili in:Italia (Toscana - Lazio)
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Variazioni Cognome: Canigiani Cerchi Giugni
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
Dejando a un lado la fabulosa descendencia romana de Giunio Bruto, afirmada en la crónica del pseudo Malespini, podemos creer que los Giugni fueron una de las familias más poderosas de Florencia hasta la segunda mitad del siglo. XIII Cambio y junio son vistos entre los oficiales del ejército florentino en Montaperti en 1260; en 1291 fueron admitidos en el Priorato en la persona de Ugolino di Zampa y desde ese momento tuvieron 50 priors y 18 Gonfalonieri di Giustizia. Las otras oficinas que tenían son innumerables. En 1366 encontramos al embajador de Niccolò d'Ugolino en varias ciudades de Italia para la conclusión de una liga contra los Visconti. También vale la pena mencionar a Bernardo di Filippo sobre los demás por sus muchas embajadas, incluida la de 1438 al emperador Federico III, que lo armó como un caballero y le dio el título de conde Palatino, del cual fue honrado por el propio emperador. También Niccolò di Andrea, muy utilizado, sin embargo, por la República en las relaciones exteriores. Galeotto, de Luigi, ferviente republicano, tenía el cargo de primer canciller de las Reformas y, durante el asedio, la delicada misión de intentar un acuerdo con Carlos V sin el conocimiento del papa. Después de la rendición de la ciudad, fue sentenciado a la frontera, pero, uniéndose a los exiliados, nunca renunció a conspirar contra el gobierno de Medici, hasta que fue asesinado en Roma, se dijo a sí mismo, por orden de Cosimo I. Por el contrario, Andrea, de Filippo, dejado por Ferrucci a la guardia de Empoli, se dejó persuadir por los partisanos Medici y abandonó vergonzosamente esa tierra fortificada. Incluso bajo el Principado, Giugni recibió los más altos honores: algunos fueron elevados a la dignidad senatorial, incluidos Niccolò, di Vincenzo, quien fue enviado embajador en Mantua, y en 1630 invirtió en el feudo de Camporservoli con el título de marqués. De él descendió Tommaso, de Giovanni Vincenzo, cuyos hijos, después de casarse en el primer matrimonio, Cristina del senador Vieri de 'Cerchi, fueron autorizados, con un rescripto granducal del 31 de octubre. 1855, para agregar los apellidos ...
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BlasoneCanigiani
Variazioni Cognome: Canigiani Cerchi Giugni
1. Stemma della famiglia: Canigiani
Lingua del testo: Italiano
D'argento al crescente montante di azzurro sormontato da un lambello a tre pendenti di rosso
Blasone della famiglia Canigiani, fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI" vol. II e III. Note: Il labello potrebbe essere legato a una concessione del re di Napoli per qualche ambasceria nel XIV secolo.
Inquartato: al primo e al quarto di argento al crescente montante d'azzurro sormontato da un lambello rosso a tre pendenti (Canigiani); al secondo e al terzo d'azzurro a tre cerchi d'oro posti 2 ed 1, il primo dei quali ripieno di argento alla croce rossa (Cerchi); sul tutto, troncato: nel primo d'oro pieno; nel secondo a 3 zampe bovine d'argento poste 2 e 1 (Giugni).
Blasone della famiglia Canigiani inquartato con Giugni, fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI" vol. III. Note: Lo stemma nacque dopo l'estinzione della famiglia Canigiani nel 1813 e l'eredità lasciata alla famiglia Giugni.
D'argento, al crescente montante d'azzurro, sormontato da un lambello a tre o cinque pendenti di rosso, il lambello sormontato dalle insegne pontificie.
Blasone della famiglia Canigiani; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.1166. Note: Lo stemma porta le insegna concesse dal papa Paolo II a Giovanni di Antonio Canigiani, oratore a Roma nel 1466.
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Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
