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Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Lingua del testo: Italiano
Titoli: Nobili - Marchesi - Baroni
Nobili in:Italia - Francia (Campania - Sicilia)
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Antica ed assai nobile famiglia del Regno delle Due Sicilie, di chiara ed avita virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. Originario di Napoli, questo casato passò a risiedere in Sicilia, sotto la regina Eleonora, con un Giovanni-Antonio, dei baroni della Rocchetta, che fu progenitore di molti illustri gentiluomini, i quali occuparono importanti cariche, fra cui quella di castellano dei castelli di Mineo e Milazzo. Un Vito D’Angelo acquistò metà del feudo di Bertolino o Mezzocatuso, del quale ne fu investito il 29 aprile 1652 e che trasmise al figlio primogenito Niccolò, investito dello stesso il 6 dicembre 1658 ed acquisitore, da potere della R. Corte, dell’ufficio di Maestro Giurato del Val di Mazzara nel 1660. Niccolò morì in Girgenti nell’anno 1680 e lasciò, fra gli altri figli, Francesco, che, come primogenito, venne investito di Bertolino il 30 agosto 1681. Francesco fu padre di Niccolò e questi ...
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BlasoneD'Angelo
1. Stemma della famiglia: Angelo, D'Angelo
Lingua del testo: Italiano
D'azzurro alla fascia d'oro, accompagnata da due stelle dello stesso una in capo ed una in punta. Corona di Marchese.
Stemma della famiglia Angelo o d'Angelo nobile in Campania e Sicilia.
Fonte bibliografica: "Nobiliario di Sicilia" di Antonio Mango di Casalgerardo (Palermo, A. Reber, 1912).
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Note legali
Le Traccia araldica sono dei dossier fatti da un programma A.I. utili quale punto di partenza per ricercatori ed appassionati araldisti e confermano che ci sono delle informazioni su cui lavorare ed è possibile ordinare un documento araldico.
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
