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Lingua del testo: Italiano
Titoli: Nobili - Consignori di Piverone
Nobili in:Italia
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Antigua y muy noble familia ligur, con residencia en Recco, donde ya está presente en el siglo X IV, según afirman los genealogistas Ganduccio, Gniscardi y Della Cella, repartida a lo largo de los siglos en varias regiones de Italia. Los miembros de la familia se encuentran, ya en el siglo XVI, entre los "mercatores nigri", en la persona de Donato y Lodisio, mientras que entre los "artifices nigri" encontramos a Agustín. En 1528, los De Marchi fueron adscritos a la nobleza en el Hotel De Marini, en la persona de Stefano Agostino, Nicolò, Gregorio, Donato, Gio Francesco, Pietro Simone, Gio Stefano, Paolo Antonio, Lorenzo, Barnaba y Bernardo . Rafael era anciano en los años 1545, 1549, 1551 mientras era vicario en La Spezia en 1550 y también capitán de galeras. La clara nobleza de la familia se confirma aún más por su presencia en la "Enciclopedia histórica-noble italiana" de ...
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BlasoneDe Marchi
1. Stemma della famiglia: De Marchi
Lingua del testo: Italiano
D'azzuro alla banda doppio dentata d'argento caricata di un leone d'oro tenente una canna fogliata di verde posta in palo.
de Marchi o de Marchis della Liguria. Fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI", vol IV.
Arma: D'argento, alla banda d'azzurro, accostata da sei stelle di rosso, tre per
parte, ordinate in banda. — Cimiero: Una colomba d'argento tenente nel becco un ramo d'olivo al naturale. — Motto: Innocentia.
Marchi (de) del Piemonte, insigniti del titolo di consignori di Pieverone.
Citato in "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, pag. XXX, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
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Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie