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Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Der venezianische Senat schuf durch Dekret vom 18. Februar 1781 Graf Giuseppe mit seinen legitimen männlichen Nachkommen und durch Ministerialdekret vom 15. Juli 1923 und 10. April 1924. Familienmotto: Fort mea. Anderer Zweig. Zweig der gleichnamigen Mailänder Familie. Mit RD 2. Mai 1920 und mit RR. LL. PP. Am 4. Juli 1920 wurde den Nachkommen des verstorbenen Carlo Benedetto der Titel mit männlicher primogenialer Nachfolge verliehen, und mit RD am 13. Januar 1910 durften die Söhne von Carlo Benedetto und Vittoria Gaspari den Nachnamen Gaspari hinzufügen. Sie sind im Goldenen Buch des italienischen Adels und in der offiziellen Adelsliste eingetragen: Alcherio, n. in Verona am 3. August 1884 von Carlo Benedetto und Vittoria Gaspari, verheiratet am 3. Oktober. 1905 an Lidia Tavelli. Brüder: Elisabetta, n. in Verona, 4. Dezember 1882; Andrew. Avellino, n. Avellino in Verona, 13. Januar 1886. Andere Niederlassung. Andrea Avellino aus Girolamo aus Verona hatte mit Erlass ...
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BlasoneGaspari
1. Stemma della famiglia: Gaspari
Lingua del testo: Italiano
D'azzurro, al leone d'oro accompagnato in capo da tre stelle dello stesso.
Blasone della famiglia Gaspari da Vicenza. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D'argento, ad un tronco d'albero, terrazzato, sporgente due foglie a destra e a sinistra, il tutto di verde, accompagnato in capo da un uccello volante al naturale, posto in isbarra, colla testa bassa, diretto verso il tronco.
Blasone della famiglia Gaspari da Bologna. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.III, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D'azzurro, alla fascia cucita di rosso, accompagnata in capo da tre stelle di sei raggi d'oro male ordinate, e in punta da un monte di tre cime di verde sormontato da una rosa fogliata al naturale.
Blasone della famiglia Gaspari da Serrasanquirico (Marche). Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Inquartato; nel primo e quarto d'azzurro, alla stella di sei raggi d'oro; nel secondo e terzo d'argento, al leone al naturale, coronato d'oro, tenente colle branche anteriori una palma di verde; con due mani di carnagione, in fede, attraversanti in fascia sullo spaccato. Cimiero: Due semivoli di rosso e d'azzurro, fra' quali un destrocherio tenente una stella d'oro.
Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.III, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Partito: al primo di rosso al muro di fortezza, di oro, segnato di nero, sorreggente una torre rotonda d'argento, merlata alla guelfa, aperta e finestrata di tre di nero; al secondo d'azzurro al toro furioso d'oro, uscente da un mare d'argento, ondato d'azzurro, accompagnato in capo da tre stelle male ordinate d'argento, colla fascia attraversante dello stesso, caricata del motto: Fort mea.
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Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
