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Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Lingua del testo: Italiano
Titoli: Nobili - Baroni - Marchesi - Duchi
Nobili in:Italia (Regno delle Due Sicilie)
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Variazioni Cognome: de Lieto,Lieto
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
Ancient and noble family of the Kingdom of the Two Sicilies, of clear and ancestral virtue, known as Leto or (de) Lieto, which has spread over the centuries in various regions of Italy. The first character we know of is a Gualtiero Leto, who in 1298 was a castellan of Catania and in 1301 ambassador to King Federico II. Very noble in Catania, Castrogiovanni, Polizzi, Polignano and Naples, this family owned: the baronies of Capodarso (1399), Priolo (1514), Cammisini and lo Piro, Gasba, Passanitello, Castrogiovanni, and the duchies of Polignano and San Martino. A Benedict, baron of Passanitello, with privilege given on June 26, 1607 and executed on September 5, 1608, also obtained the title of Don. A branch of the family, today however extinct, has enjoyed the marquis title. Casalcipriano, land in the Contado di Molise, in the diocese of Trivento, in fact, in 1669 it belonged to Gio. ...
Questo testo è una traduzione automatica di una breve anteprima araldica, potrebbe contenere degli errori.
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BlasoneLeto
Variazioni Cognome: de Lieto,Lieto
1. Stemma della famiglia: Leto
Lingua del testo: Italiano
Di rosso, alla gru d'argento in atto di bere da una fonte dello stesso, posta a destra.
Stemma della famiglia Leto. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol. secondo, pag. 22, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1890.
Di rosso, con una grue d'argento dissetante in un fonte dello stesso. Corona di barone.
Fonte bibliografica: blasone e disegno presenti nell'opera "Blasone In Sicilia ossia Raccolta Araldica" V. Palizzolo Gravina, Palermo 1871-75, p. 234-235.
Di rosso, alla fonte d’argento, e la grù al naturale su di essa in atto di bere.
Fonte bibliografica: blasone e disegno presenti nell'opera "Nobiliario di Sicilia" di Antonio Mango di Casalgerardo (Palermo, A. Reber, 1912) custodito presso la biblioteca centrale della regione Sicilia. Note: nessuno dei due autori ha blasonato gli ornamenti esterni pertanto li abbiamo riprodotti in conformità alle regole araldiche.
É possibile fare una ricerca preliminare all'interno del nostro archivio. Circa 100.000 tracce araldiche, origini dei cognomi, blasoni e stemmi nobiliari sono disponibili gratuitamente. Basta scrivere il cognome desiderato nella form qui sotto e premere invio.
Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie