
Antica famiglia veneta, con residenza nel padovano, di chiara ed avita virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. L'origine di tal cognominizzazione, al dir di autorevoli genealogisti, andrebbe ricercata in un soprannome, derivato, a sua volta, dalla caratteristica del capostipite di essere mancino. In ogni modo, secondo quanto ci viene tramandato, tal casato venne ammesso al patriziato della propria terra per benemerenze acquistate nella guerra di Candia ed in seguito alla consueta elargizione di cento mille ducati. D'altronde, tal famiglia, nel dispiegarsi dei lustri, sempre è riuscita a produrre una serie di uomini che resero illustre il suo nome, nei pubblici impieghi, nelle professioni liberali ed ecclesiastiche e nel servizio militare. Fra questi, senza nulla levar al valore degli omessi, contasi: Niccolò, commerciante, vivente in Padova, nel 1513; Giacomo, protomedico, fiorente in Padova, nel 1535; Antonio, giureconsulto padovano, fiorente nel 1563; Celestino, proprietario terriero nel padovano, fiorente ...