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Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Lingua del testo: Italiano
Titoli: Nobili
Nobili in:Italia (Sardegna)
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Variazioni Cognome: Pudda,Puddo
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
Carlo Emanuele III, re di Sardegna, coi diplomi in data 25 agosto 1741 concedeva ad Antonio Simone Puddu, da Gesturi, ed ai suoi figliuoli e discendenti maschi, i titoli di cavaliere e di nobile, nonché l'uso delle armi gentilizie. Arme: Troncato: nel primo d'oro ad un gallo al naturale: al secondo di rosso a tre funicelle d'oro, in tre fascie, caricate di sei fogli di carta bianca al naturale, a cavalcioni sulle funi, tre sulla superiore, due su quella di mezzo, uno sull'inferiore. Da lui discendono le nobili famiglie, residenti a Gesturi, a Cagliari ed a Siddi. Alcuni membri di questa famiglia, don Antonio Simone, don Efisio, don Antonio, don Raffaele e don Vincenzo, sono compresi nell'Elenco Ufficiale dei nobili e cavalieri residenti nella antica provincia di Isili, compilato nel 1822 dal R. Prefetto e trasmesso alla R. Segreteria di Stato e di Guerra presso il viceré di Sardegna. Spettano pertanto ai discendenti maschi i titoli di cavaliere, di nobile e di don: alle femmine i titoli personali di nobile e di donna. La presenza dell'arma e del motto nella bibliografia documentata della famiglia Puddu ci conferma l'avita nobiltà raggiunta dalla casata. Infatti l'origine del motto risale a circa il XIV secolo e deve essere ricercata in quei detti arguti che venivano scritti sui vessilli o bandiere dei cavalieri, esposti alle finestre delle locande in cui questi alloggiavano, in occasione dei tornei, e durante i tornei stessi. Il motto era un pensiero espresso in poche parole facente allusione a un sentimento palese o nascosto, a una qualità, a un ricordo storico, per stimolo al coraggio o onore. Era scelta dal capo della famiglia, dal cavaliere entrante in lizza o data dal sovrano al proprio uomo ligio. Motto della famiglia: Fortuna non mutat genus. ...
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Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
BlasonePuddu
Variazioni Cognome: Pudda,Puddo
1. Stemma della famiglia: Puddu
Lingua del testo: Italiano
Troncato: nel primo d'oro ad un gallo al naturale: al secondo di rosso a tre funicelle d'oro, in tre fascie, caricate di sei fogli di carta bianca al naturale, a cavalcioni sulle funi, tre sulla superiore, due su quella di mezzo, uno sull'inferiore.
Blasone della famiglia Puddu dalla Sardegna; in altre regioni si trovano anche la forme cognominali Pudda o Puddo. Fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI" .
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Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie