Auriga è quasi unico, Aurighi, estremamente raro, sembrerebbe dell'area lombardoveneta, Aurigi sembrerebbe specifico del senese, di Monteroni d'Arbia e Siena, per questi cognomi si possono ipotizzare due possibili origini etimologiche, la prima da soprannomi basati sul vocabolo latino auriga (guidatore di carri, da guerra, da gara o da parata), la seconda dal nome medioevale Aurigus, di cui abbiamo un esempio con il pittore magister Aurigus Gallus, o dal nome germanico Auricus, di cui abbiamo un esempio in una Cartula vendicione del 1084 a Crema nel cremonese, che così si conclude: "...Ego Auricus notarius sacri palacii scripsi, postradita cumplevi et dedi.".
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