Entrambi dell'area veneto, friulana, Bottos è di Caorle, Gruaro e Venezia nel veneziano e di Treviso, e di Azzano Decimo, Pasiano di Pordenone, Pordenone, Pravisdomini e San Vito al Tagliamento nel pordenonese e di Codroipo nell'udinese, Bottosso è del veneziano, di Portogruaro, Santo Stino di Livenza, Ceggia, San Donà di Piave e Fossalta di Portogruaro, con un piccolo ceppo a Pordenone, dovrebbero derivare da forme ipocoristiche del nome germanico medioevale Boto, di cui abbiamo un esempio in una Carta venditionis del 1152 a Magenta nel milanese: ".. Ego Petrus, notarius sacri palaci, scripsi, post tradita complevi et dedii. Ibi statim coram ipsis testes, in ipso die, ligno et carta que sua tenebat manum, suprascripto Massio invistivit suprascripto Amizo dicitur Boto de loco Axiglane, nominative de suprascriptorum camporum et prato et sedimen que leguntur suprascripta carta, sicut dicernitur in suprascriptas coerentias in tali tenore ad tenendum et ad ficto redendum homnique anno argentum denariorum bonorum solidos decem per omnem festum sancti Martini usque ad annos quatuor...", nome a sua volta derivato dal termine germanico bod (messaggero), potrebbero però anche derivare da un soprannome basato su di una variazione dialettale del termine veneto boto (botta, scoccare delle ore, fracasso), improbabile, ma non impossibile, un collegamento con il termine gotico bauths (stupido, ottuso).
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