Burro è caratteristico del veronese, di Verona, Mezzane di Sotto, Ronco d'Adige, Tregnago e San Martino Buon Albergo, Burrone ha un ceppo principale nell'alessandrino a Parodi Ligure e Novi Ligure, un piccolo ceppo a Garlasco nel pavese ed uno a Genova, ha anche un piccolissimo ceppo nel napoletano, Burroni ha un piccolo ceppo nel pavese a Voghera, Romagnese, Vigevano e Pavia, un piccolo ceppo a Genova e La Spezia, ma il ceppo più consistente è in Toscana, nel senese a Siena, Monteroni d'Arbia, Sovicille, Castelnuovo Berardenga, Asciano, Monteriggioni e Sinalunga, nell'aretino ad Arezzo, Cortona e Castiglion Fiorentino, a Firenze ed Impruneta nel fiorentino, a Livorno ed a Grosseto, queesti cognomi dovrebbero derivare dal nome medioevale longobardo Burro, Burronis, di cui abbiamo un esempio d'uso in una Carta donacionis dell'anno 1166 a Lambrate nel milanese: "In nomine Domini. Anno dominice incarnacionis milleximo centeximo sexageximo sexto, quarto die mensis ianuarii, indicione quartadecima. Hospitali pauperum de Brorio civitatis Mediolani ego in Dei nomine Ambrosius filius quondam Baiguerii qui dicebatur de Vicomercato, de Mediolano, qui professus sum lege vivere Longobardorum, dono et offero in suprascripto hospitale .... Quia sic decrevi mea bona voluntas pro salute anime mee et patris et matris mee. Actum in burgo Lambrate. Signum + manus suprascripti Ambrosii qui hanc cartam donacionis et offersionis ut supra fieri rogavit. Signum + + + manuum Burronis Dionisii, Amizonis qui dicitur Cigada, Cazurani testium. Ego Lanfrancus notarius sacri palatii tradidi et scripsi.", troviamo tracce di queste cognominizzazioni a Firenze fin dal 1400 con un certo Franciscus Burrone.
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