Cocchi ha un nucleo tra Emilia ed alta Toscana, con ceppi anche in Lombardia e nel Lazio, Cocco è tipicamente panitaliano con un nucleo importantissimo in Sardegna, Coco. anch'esso panitaliano ha un grosso nucleo in Sicilia ed in Puglia, Cocchi, non molto comune, sembrerebbe tipico dell'area romano, latinense, derivano tutti dal nome medioevale Coccus o Cochus di cui troviamo un esempio negli Annales Pisani all'anno 1159: "...A. D. MCLVIIII. Coccus consul duas turres in estate in portu Magnali incepit et fontem ad Sanctum Stefanum de portu Pisano pro utilitate marinariorum ordinavit et munivit..." e nel Codice Diplomatico della Lombardia medievale in un atto di vendita del 1192 scritto in Melegnano come teste è citato un Martinus Cochus. Un principio di questa cognominizzazione la troviamo fin dal XII° secolo in Lombardia nel Codice Diplomatico della Lombardia medievale in una Carta venditionis redatta a Milano leggiamo: "...habet semper iure et ratione ab omni contradicente homine et maxime a Gibuino et a Bontempo germanos, filios quondam Iohannis Cocco...". integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli Cocchi è patronimico dal personale medievale Coccus, Cocculus (sec. XI), al quale va ascritto un particolare significato affettivo, come l'italiano còcco, còccolo, usato nei riguardi dei bambini e di persone care. Un Cokinus, teste ad un atto del vescovo di Modena Enrico, è citato nel 1161. Col cognome Cocchi va anche il suo derivato Cocconi, presente a Carpi e in area reggiana. Fonte: F. Violi, Cognomi a Modena e nel Modenese.
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