Entrambi tipicamente sardi, Pateri ha un ceppo a Quartu Sant'Elena nel cagliaritano ed a Carbonia ed Iglesias, Patteri è specifico del nuorese in particolare, di Dorgali, Orosei, Orgosolo, Nuoro, Siniscola ed Jerzu, dovrebbero derivare da un soprannome originato dal termine sardo nuorese pattéri (patteggiatore, mediatore), ad indicare che questo fosse il mestiere del capostipite, probabilmente un mediatore agricolo. integrazioni fornite da Giuseppe Concas PATERI; PATTERI: pa(t)téri, non è chiaro il significato del termine, e non è facile quindi risalire alla sua radice. Che potrebbe derivare da pattu = dall'italiano patto, pertanto pattéri = colui che fa i patti. Nella lingua sarda esiste il verbo patteare o pattiare, dal verbo catalano patear che significa scalpitare, propriamente del cavallo: dar golpes con los piès. Ma in campidanese ed anche in logudorese assume pure il significato di zappare > marrare: in questo caso corrisponderebbe a zappatore. Potrebbe derivare da patire, soffrire, da qui pa(t)teri = colui che soffre, ma è di uso comune in tutta l'isola >sunfriri. Oppure da patente, dal latino patens = spazio, luogo aperto; padenti, non bosco come molti intendono, ma radura, spazio
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