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Borella

Dossier Araldici

Borella
Stemma della famiglia Borella Nobili: Italia (Piemonte - Lombardia - Veneto)
Titoli: Nobili
Lingua del testo: Italiano

Borella
Stemma della famiglia Borella Nobili: España
Titoli: Señores - Caballeros - Familia Noble
Lingua del testo: Español

Traccia araldica

Nota Bene:

Una Traccia araldica è un dossier preparato da un programma di intelligenza artificiale utile quale punto di partenza per ricercatori ed appassionati araldisti. La presenza di una Traccia araldica indica che esistono informazioni araldiche e/o storiche per comporre un documento araldico dopo avere eseguito una ricerca professionale approfondita.

Borella
Stemma della famiglia Borella Nobili: France ( Langeac)
Titoli: Famille Noble - Chevaliers - Seigneurs
Lingua del testo: Français

Stemma della famiglia

Borella
ref: 22405

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Blasone:
(Italiano)
Troncato: al primo d'oro, all'aquila coronata, di verde; al secondo d'azzurro, alla mano di carnagione, appalmata, guernita di argento.

Borella
ref: 22404

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Blasone:
(Italiano)
Di rosso, al capriolo rovesciato d' oro, accompagnato da cinque palle dello stesso, 2 in capo, e 3 nella punta.

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Ricerca Origine etimologica dei cognomi Italiani

BOREL | BORELLA | BORELLI | BORELLO | BORIELLI | BORIELLO | BORRELI | BORRELLA | BORRELLI | BORRELLO | BORRELO | BORRIELLI | BORRIELLO

Borelli, cognome molto comune, è decisamente panitaliano, distribuito in tutt'Italia, ma particolarmente presente nel Piemonte occidentale ed in Calabria Borello, tipici dell'Italia centro meridionale Borrelli e Borrello, quest'ultimo particolarmente in Sicilia e Calabria, con chiara derivazione dai toponimi Borrello di Catania (CT), Borrello d San Mauro (PA) e Laureana di Borrello (CZ), tipicamente campano Borriello. La derivazione di questi cognomi, oltre che da toponimi potrebbe essere ascritta al termine borro (torrente, orrido, crepaccio), o anche in alcuni casi dal vocabolo celtico borro (altero, fiero), che sembra aver anche generato il nome medioevale Borellus, di cui abbiamo un esempio in quest'atto di vendita del 24 giugno 1010: "In nomine Domini, ego Borellus vobis emtoribus meis Bernard et filiis suis Onoffredus et Dominico. Per hanc scripturam vindicionis mee vindo vobis .I. sorte de terra cum suis arboribus que est in valle Nepetana, in ipso Vilare, et est ad ipsos .", che sembra essere l'origine più probabile di questi cognomi. integrazioni fornite da Stefano Ferrazzi Borel, quasi unico, sembra essere originario del torinese, Borella, molto più comune, ha una vasta concentrazione nel nord del paese, Borelli, anch'esso diffuso per lo più nel nord e centro nord, presenta ceppi secondari anche nel sud, soprattutto nel catanzarese e nel leccese, nonché nel Lazio, fra il romano e il latinense, Borello è  prevalentemente piemontese, ma ha un ceppo originario anche nel vibonese, Borielli, unico, è probabilmente un errore di trascrizione di Borrielli, concentrato per lo più nel sassarese, Boriello, rarissimo, è anch'esso un errore di trascrizione di Borriello, che, presente un po' in tutto il paese, ha un largo epicentro nel napoletano, Borrel, unico, si riscontra soltanto a Collegno (TO), Borrelli, distribuito più o meno in tutta Italia, ha una maggiore frequenza nel napoletano, Borrello ha ceppi maggiori nell'area siculo-calabrese, nonché nel leccese, e ceppi minori sparsi per l'intera penisola, Borrelo, unico, si riscontra solo ad Altomonte (CS), per Borreli e Borrella, quasi unici, è invece molto difficile indicare una precisa provenienza. Per quanto concerne l'aspetto etimologico, si possono trarre diverse ipotesi riguardo a tutti questi cognomi, anzi, data la loro grande varietà, è molto probabile che non tutti condividano la stessa origine: per alcuni, cioè, può essere valida un'interpretazione in senso topografico o toponomastico, per altri una derivazione da un vecchio soprannome e per altri ancora (probabilmente la maggior parte di essi) può infine valere la cognominizzazione di un antico nome di battesimo. Iniziando con la prima categoria, quella cioè relativa alla toponomastica o a identificatori di località, bisogna ricordare che nel nostro paese numerosi sono i toponimi contenenti i termini borello, borella e simili (solo per citarne qualcuno, Borrello (CH), Borella (PD), Valle del Borello, nell'Appennino Romagnolo, etc.): alla loro base si trova spesso (ma non sempre) il termine borro, col quale si indica o un burrone o un luogo scosceso attraversato dall'acqua. In tal caso, allora, il cognome potrebbe derivare o direttamente dalla toponomastica o dall'abitare i capostipiti nei pressi di un borro. Come ho già detto prima, però, alcuni dei suddetti toponimi non traggono necessariamente origine dal termine borro. Interessante, ad esempio, è la storia del comune di Borrello, un tempo parte della cosiddetta Terra Borrellense: estesa fra l'Alto Molise e il chietino, questa terra, in effetti, era un grande possedimento feudale appartenente a una potente famiglia franca, che portava il nome di Borrello (l'italianizzazione, cioè, del francese Borel; per chiunque fosse interessato alla storia della Terra Borrellense, si può consultare il sito www.borrellosite.com/fidibo.htm). In particolari casi, allora, non si può escludere una discendenza diretta da alcuni rami dei cosiddetti Figli di Borrello o, comunque, dall'aver lavorato i capostipiti presso tale famiglia. La seconda ipotesi, quella cioè relativa alla derivazione da un soprannome, prende in considerazione i diversi significati che, nel corso del tempo, hanno assunto i termini burella o burello (di cui borella, borello e simili potrebbero essere varianti): con burella, ad esempio, si intendeva un corridoio sotterraneo, angusto e buio e, per estensione, il termine veniva usato anche nel significato di carcere; in un'altra accezione di significato, poi, il vocabolo burella era anche sinonimo di budella, intestino; burello, infine, era il nome dato a un tipo di panno scuro e grezzo. A mio parere questa seconda ipotesi è quella che gode di minore validità poiché, data l'alta diffusione e varietà di questi cognomi, pare strano che essi possano trarre origine da termini così specifici; tuttavia proprio questi termini mi aiutano a introdurre la terza e ultima ipotesi, che ritengo essere la più probabile o, per lo meno, quella che meglio giustifica la varietà e la frequenza dei cognomi presi in esame. Nella maggior parte dei casi, infatti, Borello, Borriello e simili dovrebbero derivare dal nome medievale Borellus: si tratta di un personale piuttosto comune nel Medioevo, non solo in Italia a dire il vero (in Francia, ad esempio, era conosciuto come Borel, Bouriel, etc., in Spagna come Borrell e Burrel, nei paesi anglofoni come Borel, Burrel, etc. e così via). Secondo un'interessante teoria, l'origine di questo nome (di cui, tuttavia, non si hanno certezze assolute) dovrebbe essere ricercata nel termine tardo latino burrus (di cui burellus o borellus sono forme ipocoristiche), col significato di rosso fuoco, fiammeggiante (in latino, in realtà, il termine ha assunto anche l'accezione di rosso cupo, tetro): burrus, mutuato dal greco pyrrhos, è la stessa voce che ha dato origine anche ai vocaboli burella e burello sopra citati, nonché al termine buio (che, nell'italiano arcaico, era infatti conosciuto come buro). Per riassumere, allora, il nome Borellus non significherebbe altro che rossiccio, rossastro e equivarrebbe al nome greco Pyrrhos (noto in Italia come Pirro); se si pensa, ora, all'altissima diffusione di nomi e cognomi derivati dall'antico nome e soprannome italiano Rosso (Rossi, ad esempio, è il cognome più diffuso in tutta Italia), si capisce allora perché Borello, Borriello e simili siano così largamente presenti nel nostro paese (e anche all'estero). A conferma di questa teoria, in conclusione, si può citare un illustre personaggio francese del XI secolo: Oddone I, meglio conosciuto col soprannome di Borel, cioè il Rosso, fu duca di Borgogna dal 1079 al 1103.

Fonte bibliografica "L'origine dei cognomi Italianim storia ed etimologia" di E. Rossoni disponibile online su: https://archive.org/


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