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Luzio ha un ceppo abruzzese, uno pugliese nel leccese in particolare a Matino e Carpignano Salentinoed uno siciliano a palermo e San Cataldo (CL), Luzi e Luzzi sono tipici della fascia che comprende Marche, Umbria, Lazio ed Abruzzo, Luzzetti ha un ceppo a Grosseto, uno a Canepina e Soriano nel Cimino nel viterbese ed uno a Civitavecchia e Roma nel romano, Luzzio, assolutamente rarissimo, parrebbe siciliano, derivano tutti, direttamente o tramite ipocoristici, dal nome medioevale Lutius, di cui abbiamo molti esempi fra gli scolari dell'Università di Perugia nel 1500, dove troviamo: Lutius Catalanus, Lutius Niccolai de Castro Panicali, Lutius Centoflorenus e molti altri con questo nome, tracce di questa cognominizzazione le troviamo a Bologna nel 1306 quando si laurea in Medicina e Filosofia un certo Luzio Luzzi. integrazioni fornite da Andrea Manni Il nome latino Lutius (si legge Luzius) è una variante medievale del nome Lucius. Il nome Lùzio è inoltre considerato una variante dialettale di Lùcio, nello specifico una forma dialettale veneziana (cfr. Michele Frangipane, Dizionario ragionato dei cognomi italiani, Rizzoli, Milano, 2005 p. 81). Un esempio di questa relazione ce la fornisce Liuzzo de' Luzzi (o de' Liuzzi), medico bolognese di origine fiorentina vissuto nel XIII secolo riportato in un documento censuario del 1281 come "Lucius medicus" (cfr. Piero Giorgi, "Biografia di Mondino de' Liuzzi da Bologna", Università degli Studi di Bologna). A conferma di questo, anche il cognome del nipote di Liuzzo de' Luzzi, il celebre anatomista Mondino de' Liuzzi o (de' Luzzi) (XIII secolo-1326), viene riportato nei documenti "con un'ortografia del nome che varia tra Liucci, Luzzi e dal Luzzo" (Cfr Piero Giorgi), mentre in latino si trova riportato come "de Liucciis, de Luciis, Lutiis". Altro esempio della relazione tra Lutius e Lucius è rappresentata dal giurista Orazio Luzi (1541-1569) nato a Cagli (Pesaro-Urbino) che studiò legge a Padova e Bologna e fu nominato preposto di Vimercate da San Carlo Borromeo. Orazio Luzi viene infatti riportato in latino sia come Horatius Lutius e sia come Horatius Lucius (cfr. Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche), mentre nelle "Memorie Storiche della Diocesi di Milano" (Milano 1967, vol. XIV, pag. 235) viene riportato come Orazio Luci. I cognomi Luzi, Luzzi, Luzio, Luzzio, Luzo, Luzzo, possono essere quindi considerati varianti ortografiche a tutti gli effetti di altri cognomi generalmente fatti derivare dal nome latino Lucius: Lucio, Luci, Lucii, Lucci e Luccio (vedi anche Lucci e Luci).
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