Abbate è panitaliano, presenta un grosso nucleo in Sicilia ed uno in Campania, ma è presente praticamente in tutt'Italia, Abbati ha un nucleo nel parmense e modenese, uno nel perugino ed uno a Rona, derivano da un soprannome originato o da connessioni con la funzione di abate (responsabile di un monastero) o da particolarità dell'atteggiamento. Queste cognominizzazioni sono molto antiche, come si evince da quest'atto conservato presso l'Archivio Capitolare di S. Ambrogio a Milano tra le Pergamene del secolo XII, dove si legge: "...Dominico qui dicitur Abbate, filius quondam Iohannis de civitate Mediolani ut amodo in antea omni tempore defendere et guarentare et in antea stare debet ipse Iohannes et sui heredes eidem Dominico et suis heredibus et cui ipsi dederint, nominative de prato petia una iuri..." notizie ulteriori fornite dal barone Ugo Antonio Bella Il Mugnos fa derivare un casato Abbate da un Papirio cavaliere romano che dopo aver donato al proprio figlio Ascanio tutti i beni che possedeva, si ritirò nel monastero di Montecassino dove venne eletto abate. In questa famiglia troviamo Troiano Abbate barone di Gibellina che fu senatore di Palermo negli anni 1499 e 1500; un Gabriele barone di Ucria, titolo confermato il 16 luglio 1453 e un Giacomo capitano di giustizia di Palermo nel 1581. Ignazio Vincenzo Abbate comprò il titolo di marchese di Lungarini il 15 luglio 1723.
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