Agresta ha un ceppo nel chietino, uno nel salernitano ed uno tra il sud della Calabria e la Sicilia orientale, Agreste assolutamente rarissimo è probabilmente un'errore di trascrizione del primo, Agresti ha ceppi nel bolognese, nel fiorentino, nel basso Lazio, nel salernitano e nel barese, Agrestini è tipicamente laziale, Agrestino è quasi unico, tutti questi cognomi possono derivare, direttamente o tramite forme ipocoristiche, da soprannomi legati al vocabolo agrestis (agreste, anche nel senso di rustico) o agresta (uva acerba). Tracce di questa cognominizzazione le troviamo nel Codice Diplomatico della Lombardia Medioevale sotto l'anno 1148, in un atto di vendita, leggiamo: "...Signum + manuum Amizonis qui dicitur Ciriolus et Ottonis, fratris eius, et Marchisi seu Adammi Agresto testium...", poi ad Udine nel 1500 con il sacerdote Giulio Agresta, parroco di Cassacco (UD) dal 1580 al 1610, a Mammola (RC) nel 1600 con Apollinare Agresta (1621-1695), prima teologo e filosofo poi Abate dell'ordine di San Basilio Magno e quindi Generale dei monaci basiliani.
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