Curci è tipico del sud peninsulare, della Puglia in particolare e del napoletano, con un possibile ceppo lombardo ma originario del veneziano, Curcio è più diffuso in tutto il sud Campania, Calabria e Sicilia, deriva da soprannomi originati da vocaboli dialettali che possono significare sia corto (basso di statura), sia l'organo sessuale femminile, in pugliese curciu. Traccia di questa cognominizzazione la troviamo a Paternopoli (AV) nel 1600 con Giacomo Curcio Procuratore della Cappella del Rosario della locale chiesa della Beata Vergine Maria, a Venezia sempre nel 1600 troviamo il liutaio Zuanne Curci. integrazioni fornite da Giuseppe Curcio curcio o curci nel dialetto di Pedace (CS), dove ho tracce di parenti fin dal 1700, vuol dire corto e grasso insieme e indica anche le castagne non innestate, che sono appunto corte e chiatte., anche alcune forme di unghie delle mani vengono chiamate così.
Locurcio è specifico del foggiano, Lo Curcio è siciliano o più propriamente palermitano, Lo Curto, decisamente sicilòiano, ha la maggiore concentrazione nella parte sudoccidentale dell'isola, in particolare nel palermitano, Locurto è assolutamente rarissimo e dovrebbe essere dovuto ad errori di trascrizione del precedente, dovrebbero tutti derivare da soprannomi legati al vocabolo dialettale curcio o curto (corto, basso di statura).
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