Folador, assolutamente rarissimo, ha un ceppo nel varesotto ed uno nel veneziano, Foladore, molto raro, ha un ceppo nel vicentino ed uno nell'udinese, Foladori, ancora più raro è della zona tra veronese e basso trentino, Follador è soprattutto trevisano, ma è ben rappresentato anche nel veneziano e nel bellunese, Folladore è quasi unico, Folladori, è specifico di Villa Di Chiavenna (SO), dovrebbero tutti derivare da soprannomi, troviamo tracce di queste cognominizzazioni nella seconda metà del 1600 in atti del tribunale di Rovereto, dove viene citato tal Giovanni Foladori di Pomarolo (TN). integrazioni fornite da Stefano Ferrazzi Folador ha un ceppo nel veneziano e uno nel varesotto, Foladore si riscontra soprattutto nel vicentino e nell'udinese, Foladori, molto raro, si concentra quasi esclusivamente nel veronese e nel trentino, Follador ha un nucleo maggiore nel Veneto centrorientale, fra il trevigiano, il veneziano e il bellunese, Folladore, rarissimo, è presente per lo più nel nord, ma ha un ceppo anche nel cosentino, Folladori, infine, sembra essere originario del sondriese, tutti questi cognomi derivano da varianti arcaiche o dialettali del termine follatore (detto anche gualchieraio), colui cioè che si occupa delle operazioni di follatura: con questo termine sia intende sia il trattamento a cui vengono sottoposti i panni di lana o di feltro (così da conferire loro maggiore morbidezza e compattezza) sia il processo di pigiatura del mosto (al fine di ottenerne una migliore vinificazione). Si tratta, dunque, delle cognominizzazioni di nomi di mestiere attribuiti ai capostipiti.
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