Loschi ha un ceppo nel trevigiano e nell'udinese, uno nel piacentino ed uno nel modenese, potrebbe derivare dal nome medioevale germanico Losk, a sua volta derivato dal vocabolo losk (cuoio, pelledura, resistente). integrazioni fornite da Andrea Manni Il cognome Loschi ha un ceppo principale nel modenese, ed è diffuso in tutta l'Emilia occidentale, nel parmense, nel piacentino e nel reggiano. Ha un ceppo importante anche nel Veneto, nel trevigiano, e in Friuli Venezia Giulia. A bassa frequenza è diffuso anche in Lombardia, nel milanese e nel mantovano, e in Piemonte. Il cognome Losco ha un ceppo principale nel napoletano, e uno secondario nel romano. Un ceppo più piccolo potrebbe essere radicato anche nel milanese. Il cognome Loschi potrebbe derivare dal latino Luscus (probabile contrazione di Luce-Captus) che significa letteralmente 'cieco da un occhio'. Losco è attestato anche come nome personale: Losco Caldogno fu un aristocratico vicentino e ricco commerciante di seta vissuto nella prima metà del 1500. Esempio di questa cognomizzazione è il pittore carpigiano Bernardino Loschi (1460 - 1540) che si firmava in latino 'Berdardinus Luscus'. Altro esempio di questa cognomizzazione è il vicentino Antonio Loschi (1368-1441), umanista, letterato e diplomatico vicino ai Visconti di Milano. Antonio Loschi (talvolta scritto Luschi) fu probabilmente membro di una nobile famiglia Loschi discendente dal condottiero Bartolomeo Branzo de' Loschi, famiglia che ebbe un ruolo di primo piano nella storia di Vicenza. Lucius Atilius Luscus fu un tribuno militare del primo secolo avanti Cristo. Luscus era anche un cognomen diffuso tra i romani. Dal termine latino Luscus potrebbe derivare anche il cognome Luschi (vedi Luschi) diffuso prevalentemente in Toscana, soprattutto nel livornese e nel pisano.
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