Natale è diffuso in tutto il centro sud, Natalè, assolutamente rarissimo, è palermitano, Natalello è specifico di Agrigento, con un piccolo ceppo a Troina nell'ennese, Nataletti è del perugino, Natali in tutto il centro nord, Natalia, molto molto raro, ha un ceppo nell'area che comprende Roma, Ferentino ed Anagni nel frusinate e nell'aquilano Canistro, ed uno a Palermo, Natalina, quasi unico, è meridionale, Natalini è dell'area bolognese, della Toscana settentrionale, e della fascia che comprende Marche, Umbria, alto Abruzzo e Lazio, Natalino molto raro dovrebbe essere campano, Natalone è quasi unico, Nataloni invece, pur essendo molto raro, è individuabile chiaramente nella fascia che comprende il pesarese, il maceratese, il Piceno ed il perugino, con un ceppo anche a Roma e nel viterbese, Natalotto è tipico di Sinagra nel messinese, Natalucci ha un ceppo nell'anconetano, ad Ancona, Senigallia, Osimo, Falconara Marittima e Filottrano, un ceppo a Spoleto nel perugino ed uno a Narni e Terni nel ternano, un ceppo a Montereale e Capitignano nell'aquilense, ed uno molto importante a Roma e nel romano, a Sant'Oreste e Pomezia, derivano tutti, direttamente o tramite ipocoristici o accrescitivi, dal nomen latino Natalis, tracce di questo nome si trovano ad esempio in una lapide tardo latina dove si legge: "Terentia Bonifatia canistraria /// T(itus) Flavius Natalis /// C(aius) Valerius Sabinus /// L(ucius) Avianius Felix /// C(aius) Flavius Domit[i]us"; nel Codice Diplomatico della Lombardia Medioevale, in un atto del 1131, si legge: "...Natalis, quondam Viberti Nercae investivit dun Benedictum subdiaconum officialem Sancti Petri Oliveti de una petia terrae aratoriae quam est in loco Quadri..." integrazioni fornite da Stefano Ferrazzi Come giustamente detto, l'origine di questi cognomi va ricercata nel nome medievale Natale (Natalia al femminile), che, di regola, veniva attribuito ai bambini nati il giorno di Natale o, per lo meno, durante le feste natalizie. Un'ipotesi alternativa, invece, considera il nome Natale come un'italianizzazione del nome ebraico Nathanael, col significato letterale di donato da Dio, dono di Dio (vedi Deodati e Donadei): qualora fosse valida, comunque, questa fonte non escluderebbe quella d'origine latina, proposta più in alto, ma semmai si aggiungerebbe semplicemente ad essa, andando così a contribuire alla diffusione del nome Natale. Per quanto riguarda i cognomi in questione, dunque, si tratta delle cognominizzazioni dei nomi personali dei capostipiti.
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