Patriarca sembrerebbe tipico del Lazio, con estensioni in Abruzzo e nell'iserniese, ha un ceppo anche nell'udinese, Patriarchi parrebbe aretino. integrazioni fornite da Stefano Ferrazzi Patriarca presenta un nucleo maggiore nel centro Italia, fra il romano, il frusinate, il latinense, l'isernino, il pescarese e il teramano, ma si riscontrano nuclei secondari anche nel nord, fra l'udinese, il milanese, il comasco, il sondriese, il lecchese, il vercellese e il torinese, Patriarchi, molto più raro del precedente, è diffuso soprattutto nel centro nord, con ceppi principali nel aretino, nel fiorentino e nel pratese, ma con un ceppo minore anche a Gela (CL), entrambi questi cognomi derivano dal termine patriarca, che qui probabilmente indica una particolare figura ecclesiastica: nella Chiesa cattolica di rito latino, infatti, il titolo onorifico di patriarca viene attribuito agli arcivescovi di diocesi piuttosto grandi e famose (un celebre esempio è quello del Patriarcato di Venezia). Per quanto riguarda i cognomi in questione, allora, Patriarca e Patriarchi dovrebbero derivare dall'avere lavorato i capostipiti alle dipendenze d'un patriarca (così come avviene per tutti quei cognomi che richiamano cariche politiche o religiose, quali Re, Conte, Duca, Prete, Abate, Vescovo, etc); non è da escludere, tuttavia, che in alcuni casi questi cognomi possano derivare da particolari atteggiamenti tipici dei capostipiti (che, per un motivo o per l'altro, venivano appunto soprannominati patriarchi, nel senso più generale di capo famiglia, una figura dotata di molto potere e prestigio).
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