Lo Pinto ha un ceppo importante in Sicilia, a Pantelleria, isola del trapanese, a Palermo, Marineo e Termini Imerese nel palermitano ed a Bivona nell'agrigentino, presenta inoltre un ceppo nel latinense, a Latina ed Aprilia, ed a Roma, dovrebbe trattarsi di una forma patronimica, dove il Di- sta per il figlio di, riferito a capostipiti il cui padre portasse un soprannome originato dalla tinta scura della sua carnagione, dal latino pinctus (tinto, colorito), ma potrebbero anche essere di origine spagnola.
Pinti è diffuso nella fascia che comprende Abruzzo e Lazio, soprattutto a Roma e nel teatino a Schiavi di Abruzzo e Chieti, Pinto è molto diffuso in tutto il sud peninsulare, Pintucci ha un ceppo a Firenze e nel fiorentino, uno a Recanati (MC) , uno a Roma ed uno a Bari, dovrebbero derivare, direttamente o tramite ipocoristici, da soprannomi originati dalla tinta scura della carnagione, dal latino pinctus (tinto, colorito), ma in molti casi sono di origine iberica e, in alcuni, ebraico portoghese.
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