Zampaglione è tipico del reggino, di Montebello Ionico e Melito di Porto Salvo, Zampaglioni, probabilmente originato da un errore di trascrizione del precedente, è tipico di Tivoli e Roma, secondo alcuni deriverebbe dal cognome francese Zampignon, nella Nuova Cronica di Giovanni Villani viene riportato il nome Zampaglione a Siena nell'anno 1333: "...l'anno MCCCXXXIII, e essendovi per podestà Teghia di meser Bindo de' Bondelmonti e per capitano Zampaglione de' Tornaquinci, la setta de' cittadini ch'amavano i Sanesi, e per loro trattato, cominciarono il romore e battaglia nella città, e abarrarsi ne la terra...". il nome potrebbe derivare dall'ipocoristico di un termine arcaico che significava mancino ad indicare questa caratteristica fisica del capostipite. integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli Zampaglione è un cognome calabrese che viene dal termine dialettale di quella regione 'zampagliune' = zanzara. Fonte: G. Rohlfs, Diz. dei cogn. in Calabria, p. 280. integrazioni fornite da Alessandro Zampaglione Famiglia originaria di Calitri, i cui componenti si trasferirono poi a Roma e Napoli. II titolo di Nobiltà, trasmissibile ai discendenti legittimi e naturali, fu confermato alla famiglia Zampaglione con decreto del Capo del Governo del 15 ago. 1929. Della famiglia si conosce l'albero genealogico diretto ed ininterrotto fin dal 1473. Di essa esistono testimonianze storiche anche nei secoli precedenti. In particolare, se ne parla a due riprese nei Diurnali del Duca di Monteleone. Uno Zampaglione sarebbe stato attivo a Napoli, nel seggio di Porta Capuana, una prima volta nel 1384 come seguace di Re Carlo III di Durazzo e una seconda nel 1394 come convenuto a Gaeta di Ladislao. Secondo qualche storico, la famiglia Zampaglione sarebbe stata collegata a quelle dei Gesualda e dei Loffredi, oggi estinte, dalle quali avrebbe ereditato alcuni diritti feudali. Arma: partito: al 1° di rosso alla banda cucita d'azzurro accompagnata sopra da una branca di leone uscente dalla partizione, tenente un giglio; sotto da un giglio, il tutto d'oro; al 2° d'azzurro alla fascia di rosso, cucita, accompagnata sopra da tre stelle poste in fascia, e sotto da un quarto di sole del rnedesimo raggiante, uscente dall'angolo destro superiore del quarto. (notizie tratte dall''Annuario della Nobiltà Italiana)
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